Roma, 25 maggio – Apprendiamo con viva soddisfazione che, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia nel giugno del 2013, sarà oggi consegnata dal Capo dello Stato al Dott. Calogero Germana’ la “medaglia d’oro al valor civile”.
Si tratta di un importante riconoscimento, che corona una prestigiosa e lunga carriera, ricca di meriti e successi professionali.
Il Dott. GERMANA’, da ultimo Questore di Piacenza, nel corso degli anni ha diretto il Commissariato di Mazara del Vallo, ove rimase fino al dicembre del 1987, per poi essere trasferito alla Squadra Mobile di Trapani, alla Criminalpol di Catania e a Palermo, per attività investigative antimafia da eseguire su delega del giudice Paolo BORSELLINO, di cui era stato stretto collaboratore quando il magistrato aveva diretto la Procura di Marsala.
I due lavorarono insieme ad indagini delicate su omicidi di mafia, massoneria, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, scoprendo la caratura criminale di Matteo MESSINA DENARO nell’organigramma di Cosa nostra siciliana ed i suoi interessi nelle principali attività economiche ed imprenditoriali nella provincia di Trapani.
Subito dopo l’omicidio di Mauro ROSTAGNO, il Dott. GERMANA’, fu il primo ad indicare la pista mafiosa che, dapprincipio accantonata, è stata finalmente recuperata, con la riapertura del processo, a ventitré anni da quell’uccisione.
Nel giugno del 1992, nonostante fosse ben consapevole dell’evidente rischio personale, con la contrarietà dello stesso Borsellino, tornò a dirigere il Commissariato di Mazara del Vallo, territorio in cui regnavano molti dei più pericolosi appartenenti a “Cosa Nostra” su cui egli aveva già condotto indagini importanti.
Nel pieno dello stragismo mafioso, per eliminare il Vice Questore Aggiunto GERMANA’, si mobilitò il gotha di Cosa nostra, su diretta disposizione di Totò RIINA.
Il 14 settembre del 1992, mentre da soli tre mesi era tornato a dirigere il Commissariato, percorrendo il lungomare di “Tonnarella” a bordo dell’auto di servizio, il Dott. GERMANA’ fu vittima di un terribile attentato, i cui autori, armati di kalashnikov, vennero successivamente identificati per Giuseppe GRAVIANO, Leoluca BAGARELLA e Matteo MESSINA DENARO.
“Rino” GERMANA’, allora quarantenne, grazie alla propria prontezza di spirito, benché ferito lievemente alla testa, rispose al fuoco degli assalitori, neutralizzandoli, riuscendo miracolosamente a salvarsi la vita e fu poi promosso Primo Dirigente per merito straordinario.
Il fondamentale contributo nella lotta alla mafia, in una terra bellissima, ma oggettivamente difficile come la Sicilia, il suo coraggio, l’impegno disinteressato e l’autentica passione civile che fino alla fine della carriera hanno continuato ad animarne l’operato, trovano oggi ulteriore affermazione con questo prestigioso riconoscimento ufficiale, per cui siamo grati al Ministro dell’Interno, che si è fatto portatore della nostra richiesta ed al Capo dello Stato, che ha ritenuto di accoglierla.
Polizia: Anfp, soddisfazione per medaglia a Germanà
(ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Apprendiamo con viva soddisfazione che, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Associazione nazionale funzionari di polizia nel giugno del 2013, è stato oggi consegnata dal capo dello Stato al dott. Calogero Germanà la medaglia d’oro al valor civile. Si tratta di un importante riconoscimento, che corona una prestigiosa e lunga carriera, ricca di meriti e successi professionali”. Lo dice il segretario generale dell’Anfp, Lorena La Spina. La Spina ricorda che “nel pieno dello stragismo mafioso, per eliminare il vice questore aggiunto Germanà, si mobilitò il gotha di Cosa nostra, su diretta disposizione di Totò Riina” e sottolinea “il fondamentale contributo nella lotta alla mafia, in una terra bellissima, ma oggettivamente difficile come la Sicilia, il suo coraggio, l’impegno disinteressato e l’autentica passione civile che fino alla fine della carriera hanno continuato ad animarne l’operato”. (ANSA).
Festa Polizia, La Spina (Anfp): consegnata dal Capo dello Stato al Dott. Calogero Germana’ la “medaglia d’oro al valor civile”
(AGENPARL) – Roma, 25 mag 2016 – Apprendiamo con viva soddisfazione che, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia nel giugno del 2013, sarà oggi consegnata dal Capo dello Stato al Dott. Calogero Germana’ la “medaglia d’oro al valor civile”. Si tratta di un importante riconoscimento, che corona una prestigiosa e lunga carriera, ricca di meriti e successi professionali. Il Dott. GERMANA’, da ultimo Questore di Piacenza, nel corso degli anni ha diretto il Commissariato di Mazara del Vallo, ove rimase fino al dicembre del 1987, per poi essere trasferito alla Squadra Mobile di Trapani, alla Criminalpol di Catania e a Palermo, per attività investigative antimafia da eseguire su delega del giudice Paolo BORSELLINO, di cui era stato stretto collaboratore quando il magistrato aveva diretto la Procura di Marsala. I due lavorarono insieme ad indagini delicate su omicidi di mafia, massoneria, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, scoprendo la caratura criminale di Matteo MESSINA DENARO nell’organigramma di Cosa nostra siciliana ed i suoi interessi nelle principali attività economiche ed imprenditoriali nella provincia di Trapani. Subito dopo l’omicidio di Mauro ROSTAGNO, il Dott. GERMANA’, fu il primo ad indicare la pista mafiosa che, dapprincipio accantonata, è stata finalmente recuperata, con la riapertura del processo, a ventitré anni da quell’uccisione. Nel giugno del 1992, nonostante fosse ben consapevole dell’evidente rischio personale, con la contrarietà dello stesso Borsellino, tornò a dirigere il Commissariato di Mazara del Vallo, territorio in cui regnavano molti dei più pericolosi appartenenti a “Cosa Nostra” su cui egli aveva già condotto indagini importanti. Nel pieno dello stragismo mafioso, per eliminare il Vice Questore Aggiunto GERMANA’, si mobilitò il gotha di Cosa nostra, su diretta disposizione di Totò RIINA. Il 14 settembre del 1992, mentre da soli tre mesi era tornato a dirigere il Commissariato, percorrendo il lungomare di “Tonnarella” a bordo dell’auto di servizio, il Dott. GERMANA’ fu vittima di un terribile attentato, i cui autori, armati di kalashnikov, vennero successivamente identificati per Giuseppe GRAVIANO, Leoluca BAGARELLA e Matteo MESSINA DENARO. “Rino” GERMANA’, allora quarantenne, grazie alla propria prontezza di spirito, benché ferito lievemente alla testa, rispose al fuoco degli assalitori, neutralizzandoli, riuscendo miracolosamente a salvarsi la vita e fu poi promosso Primo Dirigente per merito straordinario. Il fondamentale contributo nella lotta alla mafia, in una terra bellissima, ma oggettivamente difficile come la Sicilia, il suo coraggio, l’impegno disinteressato e l’autentica passione civile che fino alla fine della carriera hanno continuato ad animarne l’operato, trovano oggi ulteriore affermazione con questo prestigioso riconoscimento ufficiale, per cui siamo grati al Ministro dell’Interno, che si è fatto portatore della nostra richiesta ed al Capo dello Stato, che ha ritenuto di accoglierla.Polizia: funzionari,medaglia a Germana’ riconoscimento importante
(AGI) – Roma, 25 mag. – “Apprendiamo con viva soddisfazione che, in accoglimento della richiesta da noi avanzata nel giugno 2013, e’ stata consegnata dal capo dello Stato al dottor Calogero Germana’ la medaglia d’oro al valor civile. Si tratta di un importante riconoscimento, che corona una prestigiosa e lunga carriera, ricca di meriti e successi professionali”. Ad affermarlo e’ Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia. “Subito dopo l’omicidio di Mauro Rostagno – ricorda La Spina –
Germana’ fu il primo ad indicare la pista mafiosa che, dapprima accantonata, e’ stata recuperata, con la riapertura del processo, a ventitre’ anni da quell’uccisione. Nel giugno del ’92, nonostante fosse ben consapevole dell’evidente rischio personale, con la contrarieta’ dello stesso Borsellino, torno’ a dirigere il Commissariato di Mazara del Vallo”. E il 14 settembre – continua il segretario nazionale dell’Anfp – percorrendo il lungomare di ‘Tonnarella’ a bordo dell’auto di servizio, fu vittima di un terribile attentato, i cui autori, armati di kalashnikov, vennero successivamente identificati per Giuseppe Graviano, Leoluca Bagarella e Matteo Messina Denaro. ‘Rino’ Germana’, allora quarantenne, grazie alla propria prontezza di spirito, benche’ ferito lievemente alla testa, rispose al fuoco degli assalitori, neutralizzandoli, riuscendo miracolosamente a salvarsi la vita e fu poi promosso primo dirigente per merito straordinario”. (AGI)