82-57agenzie-lulio-2015Ieri Diego Turra, appartenente al Reparto Mobile della Polizia di Stato di Genova,  è morto d’ infarto durante gli scontri tra polizia e No border,  che erano arrivati a Ventimiglia per dare sostegno ai profughi intenzionati a raggiungere la Francia. Turra aveva 52 anni ed era un poliziotto scrupoloso, che aveva sempre dimostrato  un tenace attaccamento alla propria missione, soprattutto quando imponeva maggiore sensibilità e senso di responsabilità. Il nostro lavoro ci espone spesso a condizioni di stress e fatica che col tempo ci logorano e ci espongono a gravi rischi.  Esprimiamo il nostro cordoglio  e la nostra vicinanza alla famiglia e ai suoi colleghi di Reparto, ricordando che il contesto lavorativo in cui ha perso la vita è particolarmente critico e difficile da gestire: le forze dell’ordine si trovano di fronte professionisti della violenza e del caos, che speculano sul dolore degli immigrati quanto i traghettatori della morte e si spostano nelle geografie della disperazione per approfittarne.

La Spina ‘forze dell’ordine di fronte a professionisti violenza’ ANSA – ROMA 7 AGO – Ieri Diego Turra appartenente al Reparto Mobile della Polizia di Stato di Genova e’ morto d’infarto durante gli scontri tra polizia e No border che erano arrivati a Ventimiglia per dare sostegno ai profughi intenzionati a raggiungere la Francia. Turra aveva 52 anni ed era un poliziotto scrupoloso che aveva sempre dimostrato un tenace attaccamento alla propria missione soprattutto quando imponeva maggiore sensibilita’ e senso di responsabilita’ . Lo scrive in una nota il segretario nazionale dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia Lorena La Spina. Il nostro lavoro ci espone spesso a condizioni di stress e fatica che col tempo ci logorano e ci espongono a gravi rischi aggiunge La Spina. Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai suoi colleghi di Reparto ricordando che il contesto lavorativo in cui ha perso la vita e’ particolarmente critico e difficile da gestire le forze dell’ordine – conclude l’esponente dell’Associazione dei funzionari di polizia – si trovano di fronte professionisti della violenza e del caos che speculano sul dolore degli immigrati quanto i traghettatori della morte e si spostano nelle geografie della disperazione per approfittarne . ANSA