Signor Capo della Polizia,
vari quotidiani on line hanno diffuso un video in cui un poliziotto in borghese insulta pesantemente alcuni migranti in occasione di un servizio di polizia che si è svolto a Ventimiglia (a mero titolo esemplificativo: http://www.lastampa.it/2016/08/06/italia/cronache/insulti-dei-poliziotti-ai-migranti-sugli-scogli-il-video-di-ventimiglia-diventa-un-caso-VIKmHZEHmq43y1mHF6OazI/pagina.html).
Le immagini sono state riprese da un freelance, che subito dopo è stato allontanato in malo modo dal posto, su disposizione dello stesso poliziotto.
Comprendiamo certamente le difficoltà, la tensione, la fatica cui il nostro lavoro incessantemente ci espone e le particolari criticità dei servizi svoltisi in quel contesto, peraltro con grande professionalità e impegno da parte di tutto il personale.
Tuttavia, quel video veicola un’immagine fortemente negativa, quella di una polizia arrogante, arroccata su una posizione di presunta superiorità. Un’immagine che è in grado di contaminare il lavoro dei tanti poliziotti che ogni giorno agiscono nel rispetto delle leggi e soprattutto della dignità umana dei derelitti che approdano sulle nostre coste e che purtroppo vengono spesso considerati come esseri diversi ed alieni, i cui diritti possono essere impunemente calpestati.
Non si tratta di falso buonismo, né di un’accoglienza da molti tanto sbandierata quanto del tutto inconsistente. Si tratta, invece, del doveroso esempio che la Polizia deve in ogni circostanza alla collettività a cui tutela essa agisce per scelta e per preciso dovere istituzionale. “Essercisempre” non è uno slogan da usare alla bisogna, ma il quotidiano “mantra” di chi ha deciso da che parte stare nella vita. E la nostra parte è quella delle garanzie, del rispetto della legge e dei diritti di tutti. Anche e soprattutto di quelli dei deboli e degli emarginati. Anche e soprattutto nei momenti in cui ciò appare più difficile e persino a fronte delle provocazioni altrui.
Peraltro, l’immediata e diffusa visibilità che la tecnologia ed internet sono in grado di dare oggi a comportamenti ed azioni può prestarsi a interpretazioni strumentali ed aberranti: da un lato quelle di chi sfrutta ogni occasione per attribuire azioni e sentimenti antidemocratici agli “sbirri”; dall’altro quelle di chi offre una discutibile ed indiscriminata solidarietà alle uniformi, per accreditare pregiudizi razzisti e xenofobi.
La soluzione per salvaguardare immagine e reputazione è apparentemente molto semplice: basta stare rigorosamente nelle regole, rispettare le leggi e le norme di comportamento che il nostro ruolo impone.
Questo episodio suggerisce l’opportunità di riflettere una volta ancora sugli strumenti di cui disponiamo. Sui tempi e sulle condizioni del nostro lavoro. Gli errori non vanno criminalizzati. Ma dagli errori dobbiamo pur saper imparare. Ci serve una Polizia capace di investire anche sulla professionalità e sulla formazione dei suoi appartenenti, perché è sin troppo chiaro che lo stress e le difficoltà di servizi impegnativi e snervanti possono influire negativamente su ciascuno di noi. Ed è altrettanto chiaro che occorrono degli anticorpi particolarmente forti per poter fronteggiare questo rischio sempre incombente.
Confidiamo nel Suo impegno e nella Sua vicinanza, per costruire una Polizia migliore, capace di rispondere alla domanda di sicurezza che con sempre maggiore impellenza proviene dalla collettività e di vivere serenamente in quella “casa dalle pareti di vetro” di cui si è lungamente parlato. Senza ipocrisie e senza condizioni.
Lorena LA SPINA
Migranti funzionari polizia bisogna imparare dagli errori – AGI – Roma 10 ago. – Gli errori non vanno criminalizzati. Ma dagli errori dobbiamo pur saper imparare. Ci serve una polizia capace di investire anche sulla professionalita’ e sulla formazione dei suoi appartenenti perche’ e’ sin troppo chiaro che lo stress e le difficolta’ di servizi impegnativi e snervanti possono influire negativamente su ciascuno di noi. Ed e’ altrettanto chiaro che occorrono degli anticorpi particolarmente forti per poter fronteggiare questo rischio sempre incombente . E’ uno dei passi della lettera indirizzata al capo della polizia Franco Gabrielli dal segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Lorena La Spina. Al centro della lettera il video – largamente diffuso on line – in cui un poliziotto in borghese insulta pesantemente alcuni migranti a Ventimiglia. AGI AGI – Roma 10 ago.- Comprendiamo le difficolta’ la tensione la fatica cui il nostro lavoro incessantemente ci espone e le particolari criticita’ dei servizi svoltisi in quel contesto premette La Spina ma quel video veicola un’immagine fortemente negativa quella di una polizia arrogante arroccata su una posizione di presunta superiorita’. Un’immagine che e’ in grado di contaminare il lavoro dei tanti poliziotti che ogni giorno agiscono nel rispetto delle leggi e soprattutto della dignita’ umana dei derelitti che approdano sulle nostre coste e che purtroppo vengono spesso considerati come esseri diversi ed alieni i cui diritti possono essere impunemente calpestati . ‘Esserci sempre’ – ricorda la rappresentante sindacale – non e’ uno slogan da usare alla bisogna ma il quotidiano ‘mantra’ di chi ha deciso da che parte stare nella vita. E la nostra parte e’ quella delle garanzie del rispetto della legge e dei diritti di tutti. Anche e soprattutto di quelli dei deboli e degli emarginati. Anche e soprattutto nei momenti in cui cio’ appare piu’ difficile e persino a fronte delle provocazioni altrui. Peraltro l’immediata e diffusa visibilita’ che la tecnologia ed internet sono in grado di dare oggi a comportamenti ed azioni puo’ prestarsi a interpretazioni strumentali ed aberranti da un lato quelle di chi sfrutta ogni occasione per attribuire azioni e sentimenti antidemocratici agli ‘sbirri’ dall’altro quelle di chi offre una discutibile ed indiscriminata solidarieta’ alle uniformi per accreditare pregiudizi razzisti e xenofobi. La soluzione per salvaguardare immagine e reputazione e’ apparentemente molto semplice basta stare rigorosamente nelle regole rispettare le leggi e le norme di comportamento che il nostro ruolo impone
LA STAMPA.IT
I funzionari di polizia: “Commesso un errore” Arriva, intanto, anche la presa di posizione dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (ANFP) che, in una lettera firmata dal segretario Lorena La Spina indirizzata al capo della Polizia Franco Gabrielli, scrive: «Il freelance è stato allontanato in malo modo dal posto, su disposizione dello stesso poliziotto». E pur «comprendendo le difficoltà del contesto», aggiunge che il: «video veicola un’immagine fortemente negativa, quella di una polizia arrogante, arroccata su una posizione di presunta superiorità. Un’immagine che è in grado di contaminare il lavoro dei tanti poliziotti che ogni giorno agiscono nel rispetto delle leggi e soprattutto della dignità umana dei derelitti che approdano sulle nostre coste». E conclude: «Ma dagli errori dobbiamo pur saper imparare. Ci serve una Polizia capace di investire anche sulla professionalità e sulla formazione dei suoi appartenenti, perché è sin troppo chiaro che lo stress e le difficoltà di servizi impegnativi e snervanti possono influire negativamente su ciascuno di noi».
Agosto 10th, 2016
“SI CONTAMINA IL LAVORO DI TANTI DI NOI CHE AGISCONO NEL RISPETTO DELLE LEGGI E DELLA DIGNITA’ UMANA”
C’è una segnalazione della questura di Imperia nei confronti di Franco Scibilia, il sostituto commissario che ha insultato i migranti sugli scogli del Balzi Rossi, a Ventimiglia.
Le offese sono state riprese dalle attente telecamere di Fanpage.it . «Deficienti, andate via». «Bastardi, andate a fare in c…». Con frasi di questo tenore Scibilia, 54 anni, ha accolto un paio di profughi respinti dalla polizia francese. Ora spetterà alla questura di Genova decidere o meno un’azione disciplinare contro il funzionario.
Arriva la presa di posizione dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (ANFP) che, in una lettera firmata dal segretario Lorena La Spina indirizzata al capo della Polizia Franco Gabrielli, scrive: «Il freelance è stato allontanato in malo modo dal posto, su disposizione dello stesso poliziotto».
E pur «comprendendo le difficoltà del contesto», aggiunge che il: «video veicola un’immagine fortemente negativa, quella di una polizia arrogante, arroccata su una posizione di presunta superiorità. Un’immagine che è in grado di contaminare il lavoro dei tanti poliziotti che ogni giorno agiscono nel rispetto delle leggi e soprattutto della dignità umana dei derelitti che approdano sulle nostre coste».
E conclude: «Ma dagli errori dobbiamo pur saper imparare. Ci serve una Polizia capace di investire anche sulla professionalità e sulla formazione dei suoi appartenenti, perché è sin troppo chiaro che lo stress e le difficoltà di servizi impegnativi e snervanti possono influire negativamente su ciascuno di noi».
(da “La Stampa”)
LETTERA AL CAPO DELLA POLIZIA: OCCORRE RIFLETTERE SUGLI STRUMENTI DI CUI DISPONIAMO