Roma, 28 ottobre – Le ultime esternazioni dell’On.le Salvini ci lasciano esterrefatti ed increduli. L’istigazione alla disobbedienza rivolta nei confronti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate – al di là della eventuale rilevanza penale, la cui valutazione è rimessa alla magistratura – si colloca ben al di là di ciò che è solo politicamente scorretto. La chiara e pericolosa caratterizzazione ideologica ad essa sottesa e l’apertura a logiche di carattere potenzialmente eversivo, non appartengono al confronto democratico, neppure se spinto verso posizioni di estrema contrapposizione. E ciò appare ancor più grave proprio in un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare la grave ed incombente minaccia del terrorismo internazionale, con uno sforzo straordinario che implica necessariamente anche unità e compattezza.
Mai la politica italiana era arrivata sino a questo punto.
Tutti noi abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione ed alle leggi dello Stato. Di questo nessuno dovrebbe mai dimenticarsi, soprattutto chi ricopre un ruolo di rappresentanza politica che deve necessariamente ispirarsi al rispetto dei fondamentali principi su cui si fonda la stessa esistenza dello Stato di diritto.
Le parole dell’On.le Salvini suscitano reazioni ed istinti incompatibili con le istanze di giustizia e legalità che dovrebbero, invece, rappresentare un patrimonio comune di valori e di responsabilità. Esse, però, restano fortunatamente estranee al nostro universo professionale, il quale possiede gli anticorpi e le capacità necessarie a distinguere e a restituire al mittente strumentalizzazioni che non possono ritenersi in alcun modo consentite in un Paese democratico. Come mai dovrebbe ritenersi consentita l’abdicazione della politica ai suoi fondamentali compiti di mediazione tra lo Stato ed i cittadini.
Migranti: Siap-Anfp, parole Salvini aprono a eversione ‘Magistratura valuti invito a forze ordine a disobbedire’
(ANSA) – ROMA, 28 OTT – “Le ultime esternazioni dell’on. Salvini ci lasciano esterrefatti e increduli. L’istigazione alla disobbedienza rivolta nei confronti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate – al di là della eventuale rilevanza penale, la cui valutazione è rimessa alla magistratura – si colloca ben al di là di ciò che è solo politicamente scorretto”. Lo dicono Giuseppe Tiani e Lorena La Spina, segretari di Siap e Associazione nazionale funzionari polizia. “La chiara e pericolosa caratterizzazione ideologica a essa sottesa e l’apertura a logiche di carattere potenzialmente eversivo – sottolineano Tiani e La Spina – non appartengono al confronto democratico, neppure se spinto verso posizioni di estrema contrapposizione. E ciò appare ancor più grave proprio in un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare la grave e incombente minaccia del terrorismo internazionale, con uno sforzo straordinario che implica necessariamente anche unità e compattezza. Mai – aggiungono – la politica italiana era arrivata sino a questo punto”.
Sindacati polizia Salvini suscita istinti contrari alla legalita’ Siap e Anfp mai politica era arrivata a questo punto… Roma 28 ott. askanews – Le ultime esternazioni dell’On.le Salvini ci lasciano esterrefatti ed increduli. L’istigazione alla disobbedienza rivolta nei confronti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate – al di la’ della eventuale rilevanza penale la cui valutazione e’ rimessa alla magistratura – si colloca ben al di la’ di cio’ che e’ solo politicamente scorretto . Cosi’ in una nota congiunta il segretario generale Siap Giuseppe Tiani e il segretario dell’associazione nazionale dei funzionari di polizia Lorena La Spina. La chiara e pericolosa caratterizzazione ideologica ad essa sottesa e l’apertura a logiche di carattere potenzialmente eversivo non appartengono al confronto democratico neppure se spinto verso posizioni di estrema contrapposizione. E cio’ appare ancor piu’ grave – e proseguono i sindacalisti – proprio in un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare la grave ed incombente minaccia del terrorismo internazionale con uno sforzo straordinario che implica necessariamente anche unita’ e compattezza. Mai la politica italiana era arrivata sino a questo punto. Tutti noi abbiamo giurato fedelta’ alla Repubblica alla Costituzione ed alle leggi dello Stato. Di questo nessuno dovrebbe mai dimenticarsi soprattutto chi ricopre un ruolo di rappresentanza politica che deve necessariamente ispirarsi al rispetto dei fondamentali principi su cui si fonda la stessa esistenza dello Stato di diritto. Le parole dell’On.le Salvini suscitano reazioni ed istinti incompatibili con le istanze di giustizia e legalita’ che dovrebbero invece rappresentare un patrimonio comune di valori e di responsabilita’. Esse pero’ restano fortunatamente estranee al nostro universo professionale il quale possiede gli anticorpi e le capacita’ necessarie a distinguere e a restituire al mittente strumentalizzazioni che non possono ritenersi in alcun modo consentite in un Paese democratico. Come mai dovrebbe ritenersi consentita l’abdicazione della politica ai suoi fondamentali compiti di mediazione tra lo Stato ed i cittadini.
Migranti: funzionari polizia, da Salvini parole irresponsabili (AGI) – Roma, 28 ott. – “Gravissima” ed “irresponsabile provocazione”. I sindacati di polizia Siap e Anfp definiscono cosi’ l’invito alla disobbedienza formulato dal leader della Lega, Matteo Salvini, alle forze dell’ordine in occasione di un presidio anti-migranti a Milano.
“Le ultime esternazioni dell’onorevole Salvini ci lasciano esterrefatti ed increduli – sottolineano il segretario generale del Sindacato italiano appartenenti polizia, Giuseppe Tiani, e il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari polizia, Lorena La Spina -. L’istigazione alla disobbedienza rivolta nei confronti delle forze di polizia e delle forze armate – al di la’ della eventuale rilevanza penale, la cui valutazione e’ rimessa alla magistratura – si colloca ben al di la’ di cio’ che e’ solo politicamente scorretto. La chiara e pericolosa caratterizzazione ideologica ad essa sottesa e l’apertura a logiche di carattere potenzialmente eversivo non appartengono al confronto democratico, neppure se spinto verso posizioni di estrema contrapposizione. E cio’ appare ancor piu’ grave proprio in un momento storico in cui siamo chiamati a fronteggiare la grave ed incombente minaccia del terrorismo internazionale, con uno sforzo straordinario che implica necessariamente anche unita’ e compattezza”. “Mai la politica italiana era arrivata sino a questo punto – continuano Tiani e La Spina -. Tutti noi abbiamo giurato fedelta’ alla Repubblica, alla Costituzione ed alle leggi dello Stato. Di questo nessuno dovrebbe mai dimenticarsi, soprattutto chi ricopre un ruolo di rappresentanza politica che deve necessariamente ispirarsi al rispetto dei fondamentali principi su cui si fonda la stessa esistenza dello Stato di diritto. Le parole dell’onorevole Salvini suscitano reazioni ed istinti incompatibili con le istanze di giustizia e legalita’ che dovrebbero, invece, rappresentare un patrimonio comune di valori e di responsabilita’. Esse, pero’, restano fortunatamente estranee al nostro universo professionale, il quale possiede gli anticorpi e le capacita’ necessarie a distinguere e a restituire al mittente strumentalizzazioni che non possono ritenersi in alcun modo consentite in un Paese democratico. Come mai dovrebbe ritenersi consentita l’abdicazione della politica ai suoi fondamentali compiti di mediazione tra lo Stato ed i cittadini”. (AGI)
Repubblica.it
Affari Italiani