L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia accoglie con favore l’innalzamento delle pene per gli atti di violenza a danno degli operatori di polizia, recentemente previsto nel decreto sicurezza. Si tratta di un segnale importante, che riconosce il valore e la delicatezza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza anche durante eventi sportivi ad alto rischio. Ringraziamo il Ministro dell’Interno e degli Esteri per la loro vicinanza alle forze dell’ordine, che non è mai mancata.

Tuttavia, non può sfuggire che la risposta con l’innalzamento delle pene, da sola, non è sufficiente, gli scontri di ieri per il Derby della Capitale ne sono la dimostrazione. Il mondo del calcio non può esimersi dalle proprie responsabilità. Le società sportive devono assumere un ruolo attivo e netto nell’isolare, senza ambiguità né ammiccamenti, le frange violente del tifo organizzato. Non è solo una questione di polizia.

Va definitivamente eliminata quella zona grigia e opaca che, in alcune realtà, continua a persistere tra le società calcistiche e certi ambienti del tifo. Serve un salto culturale, che metta al centro la legalità, la trasparenza e il rispetto delle regole, anche e soprattutto fuori dallo stadio e non solo sugli spalti.

La sicurezza negli stadi non si costruisce solo con cordoni di polizia, ma con responsabilità condivise. È giunto il momento che il calcio italiano, in tutte le sue componenti, dimostri di voler essere davvero parte della soluzione e non, anche indirettamente, del problema.
Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.

 

Calcio: Anfp, club non possono esimersi da responsabilita’ =

AGI- Roma, 14 apr. – L’Associazione nazionale funzionari di polizia accoglie “con favore l’innalzamento delle pene per gli atti di violenza a danno degli operatori di polizia, previsto nel decreto sicurezza. Si tratta di un segnale importante, che riconosce il valore e la delicatezza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza anche durante eventi sportivi ad alto rischio. Ringraziamo i ministri dell’Interno e degli Esteri per la loro vicinanza alle forze dell’ordine, che non e’ mai mancata”. Ad affermarlo e’ Enzo Letizia, segretario dell’Associazione. “Tuttavia – continua Letizia – non puo’ sfuggire che la risposta con l’innalzamento delle pene, da sola, non e’ sufficiente, gli scontri di ieri per il derby della Capitale ne sono la dimostrazione. Il mondo del calcio non puo’ esimersi dalle proprie responsabilita’. Le societa’ sportive devono assumere un ruolo attivo e netto nell’isolare, senza ambiguita’ ne’ ammiccamenti, le frange violente del tifo organizzato. Non e’ solo una questione di polizia”. Per il leader sindacale, “va definitivamente eliminata quella zona grigia e opaca che, in alcune realta’, continua a persistere tra le societa’ calcistiche e certi ambienti del tifo. Serve un salto culturale, che metta al centro la legalita’, la trasparenza e il rispetto delle regole, anche e soprattutto fuori dallo stadio e non solo sugli spalti. La sicurezza negli stadi non si costruisce solo con cordoni di polizia, ma con responsabilita’ condivise. E’ giunto il momento che il calcio italiano, in tutte le sue componenti, dimostri di voler essere davvero parte della soluzione e non, anche indirettamente, del problema”. (AGI)