Editoriale
AD UDINE EVITATE GRAVI CONSEGUENZE
La violenza negli stadi e la necessità di un approccio integrato
Gli scontri avvenuti a Udine sabato scorso, in cui un gruppo di ultras dell’Udinese, supportati da tifosi del Salisburgo, ha bloccato i binari e attaccato un treno di supporter del Venezia, dimostrano ancora una volta come la violenza negli stadi sia un problema tutt’altro che risolto. Il bilancio parla chiaro: feriti tra tifosi e forze di polizia, danni ai convogli ferroviari e un intervento massiccio per ristabilire l’ordine. Un episodio che conferma la necessità di misure più incisive e di una riflessione seria sulla gestione della sicurezza in ambito sportivo.
Gli strumenti normativi esistono. Il Daspo e l’arresto differito sono misure fondamentali, così come il rafforzamento dei controlli nei pressi degli impianti sportivi e lungo le vie di trasporto. Tuttavia, episodi come quello di Udine dimostrano che l’azione repressiva, pur necessaria, non può essere l’unica risposta. È indispensabile un approccio integrato che coinvolga non solo le forze di polizia, ma anche le società sportive, le istituzioni locali e la stessa tifoseria sana, che deve prendere le distanze da chi sfrutta il calcio come pretesto per la violenza.
Il calcio deve tornare a essere un momento di aggregazione e condivisione, non un teatro di scontri e devastazione. Serve un’assunzione di responsabilità chiara da parte delle società, che devono isolare e sanzionare quei gruppi che si rendono protagonisti di episodi del genere. Allo stesso tempo, occorre rafforzare l’educazione alla legalità e alla cultura sportiva, per prevenire fenomeni di devianza che spesso trovano terreno fertile in un contesto di impunità e compiacenza.
Le forze di polizia, ancora una volta, hanno evitato il peggio con professionalità e sacrificio. Ma non possono essere lasciate sole in questa battaglia. La violenza negli stadi è un problema che riguarda tutti: istituzioni, club, tifosi e società civile. Solo con un’azione congiunta si potrà restituire al calcio la sua vera essenza, fatta di passione, lealtà e rispetto.
Roma, 3 febbraio 2025
Anfp, ‘bene convalida arresti e condanne per scontri tifosi’
(ANSA) – ROMA, 03 FEB – L’Associazione nazionale funzionari di polizia esprime “soddisfazione per la convalida degli arresti e le condanne comminate nei confronti degli otto responsabili degli scontri tra tifosi dell’Udinese e del Venezia, avvenuti sabato scorso nei pressi della stazione di Basiliano”.
“Il tempestivo intervento delle forze di polizia – spiega Enzo Letizia, segretario dell’associazione – ha evitato conseguenze ben piu’ gravi e ha permesso di assicurare alla giustizia gli autori delle violenze. La decisione del gip di disporre condanne significative tramite patteggiamento – con pene fino a due anni di reclusione e l’aggravamento per chi ha aggredito gli operatori di polizia – conferma la fermezza dello Stato nel contrastare ogni forma di violenza legata al mondo del calcio”.
“L’adozione del Daspo quinquennale per tutti gli arrestati, con obbligo di firma per i residenti a Udine – prosegue Letizia – rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno per garantire la sicurezza negli stadi e nelle aree urbane. L’Associazione ribadisce il proprio sostegno a tutte le forze di polizia e ai funzionari che, con professionalita’ e determinazione, continuano a lavorare per prevenire e reprimere fenomeni di violenza, assicurando che il calcio rimanga un momento di aggregazione e passione sportiva, non un pretesto per azioni criminali”.