ALLA SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO DELLA P.S.

UFFICIO V – RELAZIONI SINDACALI

 

 

 

Apprezziamo il lavoro che sta svolgendo il Dipartimento per l’adozione di modalità e criteri per la ripartizione del fondo degli incentivi per le funzioni tecniche, che, in base alla normativa vigente riguarda il personale fino alla qualifica di Commissario Capo.

Tuttavia, riteniamo che è tempo di guardare oltre e di costruire un’Amministrazione forte, efficiente ed innovativa. Come è noto, la qualifica di Commissario Capo e quelle equiparate di Tecnici e Medici è transitoria, essendo limitata in un tempo ben definito al cui scadere si consegue la prima qualifica dirigenziale. Per cui è davvero paradossale che, con il passaggio alla qualifica superiore, alcune attività non vengano più riconosciute sotto il profilo economico.

E’ giunto il momento di riconoscere e valorizzare il ruolo cruciale dei nostri Dirigenti i quali sono l’architrave della nostra Amministrazione. I Dirigenti non sono solo guide, ma anche i pilastri su cui si fonda l’efficienza e la qualità dei progetti della Polizia di Stato.

Come è noto con il decreto legge n. 13 del 2023, concernente i fondi per il PNRR nel quale, tra l’altro, è anche previsto l’incentivo tecnico per i Dirigenti, si prospetta un’opportunità storica per incidere sul codice degli appalti, dlgs 36/2023 ed in particolare all’art 45, comma 4, affinché tali incentivi siano estesi definitivamente anche ai Dirigenti di Polizia, rimuovendo, nel menzionato comma 4  la dicitura “le disposizioni del comma 3 e del presente comma non si applicano al personale con qualifica dirigenziale”. Non stiamo parlando solo di giustizia retributiva, ma di un investimento strategico della nostra Amministrazione.

Al riguardo, occorre evidenziare l’irragionevole esclusione della dirigenza di polizia dall’attribuzione di tali incentivi, nonostante la retribuzione di quest’ultima non sia per nulla equiparabile alla dirigenza del pubblico impiego, non essendo onnicomprensiva la retribuzione del Dirigente di Polizia.

Inoltre, è bene chiarire, che nell’attività quotidiana, è proprio il personale con qualifica dirigenziale sia tecnico, medico od ordinario a curare e garantire tutte quelle funzioni per cui sono stati previsti gli incentivi in oggetto. Alla dirigenza di polizia, è mancato il riconoscimento della propria specificità ai fini della tutela economica, come espresso dall’art. 19 della legge 183 del 4 novembre 2010.

I Dirigenti della nostra Amministrazione possiedono anche competenze tecniche altamente specializzate che non solo sono fondamentali per la realizzazione efficace dei progetti ma richiedono anche un costante aggiornamento e perfezionamento. Costoro non solo coordinano le attività tecniche ma si assumono anche la responsabilità di decisioni cruciali che determinano il successo dei progetti. La loro capacità di gestire i rischi, risolvere i problemi complessi e garantire la conformità alle normative è vitale.

Senza adeguati incentivi si corre il rischio di demotivare oltre misura i nostri dirigenti compromettendo così la qualità e l’efficienza dei progetti. Incentivarli per le loro funzioni tecniche porta certamente ad un miglioramento significativo dell’intera azione della Amministrazione. Infatti, un Dirigente motivato è più propenso ad introdurre innovazioni, ottimizzare i processi e garantire che i progetti siano completati nei tempi e nei budget stabiliti. Questo non solo avvantaggia l’Amministrazione ma migliora anche il servizio ai cittadini.

Il decreto legislativo concernente il nuovo codice degli appalti “d.lgs 36/2023” mira a modernizzare la pubblica amministrazione, promuovendo l’adozione di nuove tecnologie e pratiche innovative, l’estensione degli incentivi per le funzioni tecniche ai dirigenti è perfettamente in linea con questo indirizzo politico, incoraggiando questi ultimi a spingere verso l’innovazione ed il continuo miglioramento. In un mercato del lavoro sempre più competitivo è essenziale che la nostra Amministrazione sia in grado di attrarre e trattenere i migliori talenti, perciò offrire incentivi ai Dirigenti è un passo fondamentale per evitare che le risorse umane più qualificate vengano attratte da altri settori sia privati che della Pubblica Amministrazione. Abbiamo il dovere di garantire che il nostro ambiente di lavoro sia competitivo ed interessante sotto il profilo economico.

Inoltre la previsione di incentivi gestiti con criteri chiari e trasparenti ha la forza di promuovere la cultura del merito che è essenziale per il miglioramento della performance complessiva della nostra Amministrazione.

Tuttavia, ad oggi, la normativa, che necessita di una revisione inclusiva, dispone che gli incentivi in parola sono corrisposti dal dirigente che accerta ed attesta le specifiche funzioni tecniche svolte dal dipendente, mentre esso ne rimane escluso. Perciò, nei fatti il personale con qualifica non dirigenziale attualmente arriverebbe a percepire in settori strategici, una retribuzione complessiva superiore a quella del Vice Questore Aggiunto, Vice Questore, Direttore Tecnico Capo, Direttore Tecnico Superiore, Medico Capo e del Medico Superiore e per di più simile o addirittura maggiore a quella di un Primo Dirigente. E’ dunque vitale per la credibilità della nostra Amministrazione risolvere questo insidioso vulnus nei trattamenti economici.

 

Roma, 17 settembre 2024

IL SEGRETARIO NAZIONALE

Enzo Marco Letizia

 

Lettera Rel Sindacali 17 sett Fondo incentivi tecnici