ALLA SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO DELLA P.S.
UFFICIO V – RELAZIONI SINDACALI
Con riferimento alla vostra nota n. 555/V-RS/Area 2^/39/79, è inaccettabile constatare che a tutt’oggi il pagamento dell’indennità e la corresponsione del rimborso dei canoni di affitto ai colleghi trasferiti d’ufficio, presso gli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non sia ancora stato effettuato. Il ritardo, in alcuni casi, ha raggiunto l’imbarazzante durata di 14 mesi. Nella vostra nota del 18 aprile u.s. si affermava che: “è stato riferito che sono state evase tutte le pratiche afferenti al secondo trimestre 2023, con contestuale inoltro di richiesta fondi alla Prefettura di Roma ai fini del pagamento in favore degli interessati”. Tuttavia, la realtà dei fatti dimostra esattamente il contrario.
Il rimborso tempestivo dei canoni di affitto e delle relative indennità di trasferimento per i funzionari di polizia trasferiti d’ufficio è non solo fondamentale, ma imprescindibile per mantenere un ambiente lavorativo giusto e motivante. Un pronto rimborso è essenziale per permettere ai colleghi di gestire con minore stress le spese legate al trasferimento, assicurando la loro stabilità finanziaria. La puntualità nei rimborsi è inoltre cruciale per costruire un solido rapporto di fiducia tra funzionari e Amministrazione, un elemento chiave per un rapporto lavorativo positivo e produttivo.
La percezione netta è che gli uffici preposti a provvedere a tali rimborsi dimostrino un totale disinteresse per le significative ripercussioni che derivano dai ritardi eccessivi e disdicevoli nei pagamenti. Si rammenta che i funzionari trasferiti d’ufficio devono sostenere anticipatamente i costi dell’affitto nella nuova sede e sopportare la relativa pressione economica dei ritardi, costringendoli persino a spese maggiori per un lungo periodo senza un adeguato supporto finanziario. Inoltre, oltre ai canoni di affitto, il trasferimento comporta spese aggiuntive per i depositi cauzionali e gli inevitabili adattamenti della nuova abitazione. È evidente che il ritardo nei rimborsi amplifica ulteriormente queste spese.
Dal punto di vista motivazionale, i ritardi causano una sensazione di abbandono tra i funzionari colpiti, facendo emergere un sentimento di disillusione. L’inconcepibile latenza nella corresponsione di quanto dovuto per i trasferimenti d’ufficio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è una autentica spina nel fianco e rappresenta un esempio lampante di inefficienza amministrativa. È pertanto necessario individuare le responsabilità relative a tale disfunzione.
Per quanto sopra esposto, si prega di sollecitare i competenti uffici a provvedere immediatamente a risolvere la situazione, comunicando quando saranno in pagamento i rimborsi e le indennità di trasferimento spettanti ai funzionari trasferiti d’ufficio.
Si resta in attesa di un sollecito e risolutivo riscontro.
Enzo Marco Letizia