Al Ministero dell’Interno

Dipartimento della P.S.

Ufficio per le Relazioni Sindacali

 

Abbiamo apprezzato che il servizio per la Sicurezza Cibernetica del Ministero dell’Interno, che assicura attraverso il “computer emergency response team” le attività inerenti la sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e delle infrastrutture informatiche del Dicastero dell’Interno, per l’alto contenuto tecnico sia preposto un dirigente superiore dei ruoli tecnici, come da noi richiesto.

Siamo, altresì, convinti che l’introduzione della quinta Divisione all’interno del Servizio di Polizia Scientifica, che svolge attività in materia di genetica forense, di biologia generale e di analisi del DNA, etc. affidata ad un Primo Dirigente Tecnico, risponda alla funzione di assicurare una Polizia al passo con i tempi ed alle sfide che essi pongono.

Diversamente, non comprendiamo la motivazione per la quale la nuova Direzione Centrale non si debba occupare anche della pianificazione strategica dell’attività di Polizia Scientifica, mentre è stato espressamente previsto (all’art. 109 bis) per le attività del Servizio di Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Infatti, siamo persuasi che la nuova Direzione Centrale assuma, per entrambi i servizi, le medesime attività di coordinamento, pianificazione strategica, studio, elaborazione di nuove metodologie e protocolli operativi che, pur nella specificità dei rispettivi servizi, siano elementi d’indirizzo comune.

Inoltre, sotto il profilo normativo, si ritiene necessario meglio chiarire gli ambiti e le competenze della I Divisione del Servizio Affari generali, con le prime Divisioni sia del servizio di Polizia Scientifica che di quello della Postale, al fine di evitare sovrapposizioni e distonie, in tema di gestione del personale e delle relazioni sindacali che, a nostro parere, riteniamo debbano essere uniformi.

Come abbiamo più volte esternato, sulla visione strategica della nuova direzione, in fase progettuale è mancata una struttura di missione che avrebbe dovuto analizzare gli effetti e le ricadute delle modifiche dei progetti di riforma, sia sotto il profilo organizzativo e tecnico operativo, anche della polizia Scientifica, individuando criticità e soluzioni per il suo trasferimento dalla Direzione Centrale Anticrimine alla nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la sicurezza Cibernetica, in modo da garantire una sostanziale equivalenza tra i due servizi, finalizzata a rendere coerenti compiti, funzioni e livelli di responsabilità. Infatti, se da un lato il settore della Polizia delle Comunicazioni ha previsto l’elevazione da Primo Dirigente a Dirigente Superiore di sei Compartimenti, la Polizia Scientifica ha elevato da Vice Questore a Primo Dirigente solo due Gabinetti Regionali. A nostro parere tale problematica dovrà essere affrontata in maniera prioritaria dalla neo Direzione Centrale, anzi siamo già in ritardo, in quanto il 21 luglio p.v., a seguito dell’entrata in vigore del c.d. “Atto Ordinativo Unico degli Uffici Territoriali”, muterà l’assetto gerarchico, funzionale e organizzativo dei Gabinetti Regionali e Interregionali di Polizia Scientifica che, oltre a determinare il cambio della denominazione in Centri Regionali/Interregionali di Polizia Scientifica, la riforma implicherà l’assorbimento gerarchico delle articolazioni provinciali che insistono nei territori di rispettiva competenza degli attuali Gabinetti.

I Gabinetti Provinciali di Polizia Scientifica e i Posti di Documentazione e Segnalamento, che assumeranno la denominazione di Centri Provinciali di Polizia Scientifica e di Sezioni di Polizia Scientifica vedranno mutata la loro linea di dipendenza, che passerà dalle Questure ai Centri Regionali/Interregionali di Polizia Scientifica.

I colleghi dirigenti dei futuri Centri di Polizia Scientifica saranno pertanto investiti da oneri nuovi e di diversa natura, tali da aumentarne le responsabilità non solo di natura tecnica e operativa, già di per se complessa data la poliedricità delle competenze, ma anche legate ai gravami connessi alla materia sindacale ed a quella della sicurezza dei luoghi di lavoro.

In tale contesto si segnala che il Decreto del Ministro dell’Interno del 14 aprile 2022, di rideterminazione di posti di finzione al 1° gennaio 2027, aveva previsto l’elevazione a Primo Dirigente della dirigenza per i soli Gabinetti di Torino e Palermo, che si sono andati ad aggiungere alle sedi di Milano, Roma Napoli e Padova, già di livello da Primo Dirigente, con la conseguenza che gli altri otto Gabinetti restassero posti di funzione per Vice Questori o Vice Questori Aggiunti.

Non può non evidenziarsi quanto il mutato assetto gerarchico determinerà la sostanziale trasformazione dei Centri di Polizia Scientifica in uffici ad “assetto compartimentale”, con tutte le incombenze operative, gestionali e di responsabilità che ne conseguono.

Ciò genera una evidente sproporzione tra la qualifica rivestita dal dirigente del Centro, un Vice Questore o Vice Questore Aggiunto, escluso dall’elevazione della preposizione gerarchica e la concreta complessiva responsabilità gravante sullo stesso.

Come già segnalato, la sproporzione generata dalla divergenza tra preposizione all’incarico e nuovo assetto gerarchico sarà un unicum non rinvenibile nell’intero assetto ordinamentale dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza.

Non risulta, infatti, che altri uffici di polizia a competenza regionale ed interregionale, da cui dipendono numerose articolazioni territoriali, cui non sia preposto almeno un Primo Dirigente. Perciò richiediamo che nella rimodulazione dei posti di funzione, a seguito degli incrementi organici disposti per la qualifica di Primo Dirigente di cui all’art. 1, comma 961 bis, della legge 30 dicembre 2021 n° 234 vengano soddisfatte le esigenze territoriali della Polizia Scientifica ed auspichiamo, altresì, un incremento organico dei posti di funzione da Dirigente Superiore per le medesime finalità.

L’incremento dei citati posti di funzione, rispondono ad una logica di efficacia ed efficienza dei servizi che dovranno essere curati dalla neo Direzione Centrale della Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica.

 

LETTERA 4 MAGGIO 2023