L’ANFP, in collaborazione con l’Università degli studi di Trieste, ha presentato presso l’Aula Magna di Ateneo dell’Università degli Studi di Trieste, Piazzale Europa 1, la presentazione del volume “Investigare 4.0, Criminologia e Criminalistica-Viaggio nel mondo delle indagini”, edito dalla casa Piccin, a cura del Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, e della Prof.ssa Anna Maria Giannini, docente di Psicologia generale presso “La Sapienza”, con la collaborazione di diverse professionalità che operano nel campo della sicurezza.
Criminalita’: Rizzi, non sbarre a finestre, ma protezione pc Vicecapo Polizia, truffe reato piu’ diffuso, 64% online nel 2022 (ANSA) – TRIESTE, 22 FEB – “Sempre di piu’ il nostro problema non sara’ mettere le sbarre alle finestre per evitare che i ladri entrino nelle nostre abitazioni, ma proteggere i pc di casa per evitare che i ladri entrino nel nostro conto in banca”. Lo ha detto Vittorio Rizzi, vicecapo della Polizia di Stato e Direttore Centrale Polizia Criminale alla presentazione all’Universita’ di Trieste del libro “Investigare 4.0-Criminologia e criminalistica. Viaggio nel mondo delle indagini”, curato con Anna Maria Giannini.
“Sicuramente il presidio del territorio e i sistemi di videosorveglianza resi piu’ efficaci dalle nuove tecnologie sono sempre strumenti validi per proteggerci contro alcuni tipi di reato – ha proseguito Rizzi – ma e’ necessario considerare che le truffe, il reato piu’ diffuso in Italia, nell’anno 2022 sono avvenute per il 64% online, a fronte di un 36% nella vita reale”. Rizzi ha evidenziato che “siamo di fronte a un mondo in continua metamorfosi, sia sul fronte della criminalita’, sia su quello del contrasto della stessa, in ragione dell’avvento delle nuove tecnologie”. “Anche l’approccio al crimine da parte delle forze dell’ordine – ha concluso – deve dunque adattarsi a questo cambiamento che ha determinato uno stravolgimento dei precedenti paradigmi”. (ANSA).
Rizzi, le mafie sono fluide, le forze polizia siano veloci Rizzi, le mafie sono fluide, le forze polizia siano veloci Vicecapo Polizia Stato a Trieste, ‘cooperazione internazionale’ © ANSA Scrivi alla redazione (ANSA) – UDINE, 22 FEB – “Le mafie oggi sono una minaccia fluida e in constante mutamento, dunque occorre che le forze di polizia assumano la stessa velocita’ rispetto alle trasformazioni della criminalita’ organizzata, con un’operativita’ sempre piu’ improntata alla cooperazione internazionale”. Lo ha detto Vittorio Rizzi, vicecapo della Polizia di Stato, e Direttore Centrale Polizia Criminale alla presentazione del libro “Investigare 4.0 – Criminologia e criminalistica. Viaggio nel mondo delle indagini”, da lui curato con Anna Maria Giannini, all’Universita’ di Trieste.
“Esistono luoghi del mondo – ha spiegato Rizzi – dove le mafie, che non hanno piu’ una strategia stragista e invece si inseriscono nell’economia, dal Primeiro Comando da Capital brasiliana alla ‘ndrangheta, dalla yakuza giapponese fino agli hezbollah, fanno traffico di droga e business insieme”.
“Anche la criminalita’ organizzata e’ passata dal mondo analogico dei ‘pizzini’ a quello digitale del web – ha proseguito Rizzi – quindi oggi le forze di polizia si devono confrontare con piattaforme criptate dove il server puo’ essere collocato in qualsiasi parte del mondo”.
La criminalita’, ha continuato il vicecapo della Polizia di Stato, “non perde l’occasione per fare business anche nelle emergenze che viviamo, pensiamo alla pandemia”. La risposta che devono dare le Forze di Polizia, ha concluso “deve essere immediata e prontissima. Oggi, come recita un nostro motto, non e’ piu’ il pesce piu’ grande a mangiare quello piu’ piccolo, ma e’ quello piu’ veloce a mangiare quello piu’ lento”. (ANSA).