Sta determinando non poca meraviglia e delusione, tra gli addetti ai lavori, la scelta del Governo e della maggioranza parlamentare di non presentare gli emendamenti al disegno di legge di Bilancio riguardanti i dirigenti e gli ufficiali delle Forze di polizia e delle Forze armate. Eppure è di poche settimane fa la nota del Consiglio dei ministri con la quale si annunciava, con evidente soddisfazione, l’approvazione, in esame preliminare, di “un decreto legislativo che introduce disposizioni di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché per l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti”. Decreto legislativo che ha la sua origine nella legge delega 28 aprile 2022, n. 46, approvata quindi nella precedente legislatura.

Garantire un adeguato finanziamento dell’area negoziale di questo segmento degli apparati di sicurezza e difesa costituisce un dovere giuridico, perché è un decreto legislativo che lo prevede, il 95 del 2017, finora disatteso. Ma è anche un dovere morale, perché l’area negoziale del trattamento normativo e accessorio dei dirigenti e degli ufficiali, il cui finanziamento peraltro avrebbe costi estremamente bassi, è lo strumento che porrà fine agl’inqualificabili mancati adeguamenti della misura di questi emolumenti, da parte della maggioranza dei Governi degli ultimi quarant’anni.

Auspichiamo che il Governo sappia recuperare sul punto un orientamento rispettoso della legge e di buon senso, perché opporsi di fatto alla piena attuazione di una norma di legge non sarebbe certamente onorevole per qualsiasi Governo, o qualsiasi maggioranza parlamentare.

Roma 19 dicembre 2022

Manovra: dirigenti polizia e ufficiali, ‘delusi da Governo’
‘Meravigliati da scelta di non presentare emendamenti’ (ANSA) – ROMA, 19 DIC – La scelta del governo e della maggioranza del Parlamento di non presentare gli emendamenti al disegno di legge di bilancio riguardanti i dirigenti e gli ufficiali delle forze di polizia e delle forze armate “sta generando delusione e meraviglia tra gli addetti ai lavori”, fanno sapere in una nota l’Associazione nazionale funzionari di polizia e la Categoria A del Cocer Difesa.
Poche settimane fa, ricordano, veniva annunciata, con una nota del Consiglio dei ministri, l’approvazione – in esame preliminare – di “un decreto legislativo che introduce disposizioni di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonche’ per l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti”, “Garantire un adeguato finanziamento dell’area negoziale di questo segmento degli apparati di sicurezza e difesa costituisce un dovere giuridico – sottolineano – ma e’ anche un dovere morale”. (ANSA).

Manovra/Manovra, Anfp e Cocer: dirigenti Ps e ufficiali delusi dal governo

Su area negoziale del trattamento normativo e accessorio                                                         

Roma, 19 dic. (askanews) – “Meraviglia e delusione” per la scelta del Governo e della maggioranza parlamentare di non presentare gli emendamenti al disegno di legge di Bilancio riguardanti i dirigenti e gli ufficiali delle Forze di polizia e delle Forze armate”.

Così in una nota congiunta l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia e la Categoria A del Cocer Difesa sulla manovra economica.

“Eppure è di poche settimane fa la nota del Consiglio dei ministri con la quale si annunciava, con evidente soddisfazione, l’approvazione, in esame preliminare, di ‘un decreto legislativo che introduce disposizioni di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché per l’istituzione delle relative aree negoziali per i dirigenti’. Decreto legislativo che ha la sua origine nella legge delega 28 aprile 2022, n. 46, approvata quindi nella precedente legislatura. Garantire un adeguato finanziamento dell’area negoziale di questo segmento degli apparati di sicurezza e difesa costituisce – sottolinea la nota delle rappresentanze sindacali – un dovere giuridico, perché è un decreto legislativo che lo prevede, il 95 del 2017, finora disatteso. Ma è anche un dovere morale, perché l`area negoziale del trattamento normativo e accessorio dei dirigenti e degli ufficiali, il cui finanziamento peraltro avrebbe costi estremamente bassi, è lo strumento che porrà fine agl`inqualificabili mancati adeguamenti della misura di questi emolumenti, da parte della maggioranza dei Governi degli ultimi quarant`anni”.

Anfp e le rappresentanze dei Cocer Difesa auspicano “che il Governo sappia recuperare sul punto un orientamento rispettoso della legge e di buon senso, perché opporsi di fatto alla piena attuazione di una norma di legge non sarebbe certamente onorevole per qualsiasi Governo, o qualsiasi maggioranza parlamentare”.