Oggi ricorre l’anniversario dell’assassinio di Beppe Montana, il coraggioso Funzionario di Polizia della Catturandi, la sua morte fu un duro colpo per la Squadra Mobile di Palermo, un patrimonio investigativo distrutto.

Coltivare la memoria delle vittime della mafia è fondamentale per non ricadere negli errori del passato

L’aberrazione di quegli anni è ben descritta dallo stesso Montana dopo l’omicidio Chinnici: «A Palermo siamo poco più d’una decina a costituire un reale pericolo per la mafia. E i loro killer ci conoscono tutti. Siamo bersagli facili, purtroppo. E se i mafiosi decidono di ammazzarci possono farlo senza difficoltà.». In queste parole si legge la solitudine di chi lottava contro la mafia ogni giorno senza fermarsi mai. Noi siamo convinti che una diffusa cultura della legalità sia la migliore arma per stroncare il fenomeno mafioso.

Perciò, è necessario rafforzare, stimolare e tutelare la collaborazione con le associazioni di categoria attive sul territorio come Confindustria, Confartigianato Confcommercio e Confesercenti per l’individuazione delle aree sensibili non solo di un intervento investigativo bensì anche per il sostegno alle situazioni di crisi locali da parte delle Istituzioni.

 

MAFIA: FUNZIONARI POLIZIA RICORDANO BEPPE MONTANA, ‘COLTIVARE MEMORIA VITTIME’ =

Roma, 28 lug. – (Adnkronos) – “Oggi ricorre l’anniversario dell’assassinio di Beppe Montana, il coraggioso funzionario di Polizia della Catturandi, la sua morte fu un duro colpo per la Squadra mobile di Palermo, un patrimonio investigativo distrutto. Coltivare la memoria delle vittime della mafia e’ fondamentale per non ricadere negli errori del passato”. Cosi’ in una nota il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia, in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Beppe Montana.
“L’aberrazione di quegli anni e’ ben descritta dallo stesso Montana dopo l’omicidio Chinnici: ‘A Palermo siamo poco piu’ d’una decina a costituire un reale pericolo per la mafia. E i loro killer ci conoscono tutti. Siamo bersagli facili, purtroppo. E se i mafiosi decidono di ammazzarci possono farlo senza difficolta”. In queste parole – sottolinea – si legge la solitudine di chi lottava contro la mafia ogni giorno senza fermarsi mai”.
“Noi siamo convinti che una diffusa cultura della legalita’ sia la migliore arma per stroncare il fenomeno mafioso. Percio’ – conclude l’Anfp – e’ necessario rafforzare, stimolare e tutelare la collaborazione con le associazioni di categoria attive sul territorio come Confindustria, Confartigianato Confcommercio e Confesercenti per l’individuazione delle aree sensibili non solo di un intervento investigativo bensi’ anche per il sostegno alle situazioni di crisi locali da parte delle istituzioni”.