Nell’ambito dell’esame congiunto sui posti di funzione sono state evidenziate le criticità relative alla Polizia Scientifica.
Al riguardo è auspicabile, che nelle determinazioni degli incarichi, si tenga un approccio inclusivo ed equilibrato, al fine di assicurare un’equa ripartizione tra il ruolo ordinario e quello tecnico, senza venir meno al principio generale della interdisciplinarietà e cooperazione tra le differenti professionalità e senza cedere a nessuna forma di preclusione o pregiudizio di un ruolo rispetto all’altro.
In merito è evidente la necessità di riesaminare i profili organizzativi del settore Polizia Scientifica, allineandoli alle esigenze operative ed in ragione di un incremento dei posti funzione sia per le qualifiche dirigenziali appartenenti al ruolo ordinario sia per quelle appartenenti al ruolo dei tecnici.
Infatti, se da un lato il settore della Polizia delle Comunicazioni ha previsto l’elevazione da Primo Dirigente a Dirigente Superiore di sei Compartimenti, la Polizia Scientifica ha elevato da Vice Questore a Primo Dirigente solo due Gabinetti Regionali, pur avendo previsto che i Gabinetti Provinciali e i posti di Polizia Scientifica passino da una dipendenza funzionale ad una gerarchica con i Gabinetti Regionali e Interregionali.
Sulla visione strategica della nuova Direzione della Polizia Cibernetica e Scientifica, in fase progettuale, è mancata una struttura di missione che avrebbe dovuto analizzare gli effetti e le ricadute delle modifiche dei progetti di riforma, sia sotto il profilo organizzativo e tecnico-operativo anche della Polizia Scientifica, individuando criticità e soluzioni per il suo trasferimento dalla Direzione Centrale Anticrimine alla nuova Direzione.
Al riguardo, il Capo della Polizia ha assicurato che verrà istituito un gruppo di lavoro per esaminare tutte le criticità esposte sulla Polizia Scientifica nonché anche sulla questione più in generale delle problematiche che riguardano i Funzionari ed i Dirigenti Tecnici.
Roma, 29 marzo 2022