Circola una tabella poco trasparente che raffronta gli emolumenti fissi, dello stipendio tabellare, indennità integrativa speciale e indennità pensionabile, percepiti dal Commissario Capo con quelli del Vice Questore Aggiunto in cui si mette in rilievo che a seguito del rinnovo contrattuale dello scorso dicembre il Commissario Capo guadagnerebbe più di un giovane Vice Questore Aggiunto.

Al riguardo, in primo luogo, occorre osservare che la succitata tabella omette nel calcolo l’indennità dirigenziale, la quale, se fosse stata inserita, avrebbe messo in luce che il Vice Questore Aggiunto percepisce un maggiore compenso in busta paga; in secondo luogo gli aumenti per i Commissari Capo decorrono per il 90% dal 2021, mentre quelli per il Vice Questore Aggiunto sono ancora riferiti agli aumenti medi del 2019, in quanto non sono ancora stati emanati i D.P.C.M. di adeguamento economico, da promulgare in base ai calcoli dell’Istat, sugli aumenti medi del 2020 e del 2021 conseguiti dai pubblici dipendenti contrattualizzati. In merito, è di tutta evidenza che una corretta comparazione avrebbe potuto essere fatta solo dopo l’emanazione dei D.P.C.M., in modo da poter allineare gli anni d’imputazione economica.

Come è noto a tutti voi, quest’Associazione ha più volte sollecitato l’emanazione dei D.P.C.M. in tema di adeguamento Istat, la riapertura del confronto contrattuale sul trattamento accessorio e la corresponsione del c.d. fondino per V.Q. e V.Q.A. relativo agli anni 2020 e 2021, essendo convinti che il pagamento di quanto dovuto nei termini di legge evita pregiudizi economici alla categoria e rispetta la dignità dei dirigenti di polizia. Infatti, quando i ritardi si protraggono per mesi, se non addirittura per anni, hanno l’effetto di far insorgere nella categoria malessere, demotivazione e disaffezione nei confronti dell’Amministrazione. Sarà nostra cura continuare ad evidenziarlo con tenacia e determinazione al vertice dipartimentale, a tutela degli interessi comuni dei dirigenti di polizia.

Roma, 23 febbraio 2022

ENZO LETIZIA

NOTA 23 FEBBRAIO 2022