Roma 25 ago. LaPresse – L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia ha in questi mesi mantenuto una posizione di equidistanza dalle parti politiche che hanno spesso fatto dei temi connessi alla pandemia una questione ideologica che non ci appartiene. Premesso questo le parole recentemente pronunciate dal presidente della Repubblica che ha richiamato al senso di responsabilità e all’importanza della vaccinazione per il bene della collettività impongono non solo alle istituzioni ma a ciascuno di noi ed anche alle associazioni dei lavoratori una presa di coscienza precisa. Cosi’ Girolamo Lacquaniti portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia intervistato da LaPresse. Se la scienza non un credo ideologico impone una serie di misure straordinarie ed anche alcune limitazioni dobbiamo essere coerenti ed essere in grado di accettarle dichiara Lacquaniti. D altra parte dobbiamo ricordarci come anche chi non è vaccinato può ottenere il green pass facendo il tampone. Quanto alla presunta contraddizione che chi non può mangiare al chiuso in mensa con i colleghi con cui poi fa servizio in pattuglia ricordiamo che i protocolli operativi impongono in ufficio ed in auto l’uso della mascherina conclude.
Roma 25 ago. LaPresse – Come organizzazione maggiormente rappresentativa dei funzionari e dirigenti della Polizia di Stato auspichiamo che tutti i coloro i quali hanno responsabilità di rappresentanza di categorie di lavoratori e cittadini sappiano ascoltare le parole del garante dell’unita’ nazionale e per il bene di tutti evitino di infiammare polemiche che rischiano di generare tensioni che possono ripercuotersi in scontri di piazza. Se il green pass è necessario per contenere la pandemia ed evitare nuovi lockdown dobbiamo prenderne atto ed accettare una necessità che piaccia o meno serve a tutti. Così Girolamo Lacquaniti portavoce dell’associazione nazionale funzionari di Polizia intervistato da LaPresse.