Ricordare il valore dei “giusti” di Verona”, i poliziotti che si ribellarono al sonno della ragione
In una giornata di straordinaria importanza per recuperare la memoria di quali abissi può toccare l’essere umano, ci sembra giusto e utile per far riflettere le nuove generazioni (e non solo), evidenziare la straordinaria scoperta dello storico Olinto Domenichini che, grazie ad una rigorosa ricerca documentale, ha testimoniato il coraggio dei Commissari Guido Masiero, Giuseppe Costantino, Antonio Galliani e del Vice Brigadiere Felice Sena, che salvarono la vita a 266 ebrei. Li hanno salvati non attraverso le armi o la forza ma attraverso uno strumento ancora più potente: l’umanità ed il buon senso. Incaricati di individuare ed arrestare gli ebrei presenti in provincia di Verona, disobbedirono agli ordini apponendo sui loro fascicoli il timbro con l’indicazione “Le ricerche hanno dato esito negativo.” Una storia rimasta nel dimenticatoio fino ad oggi e che è la testimonianza di come questi poliziotti, come Palatucci a Trieste, seppero interpretare il loro ruolo non di semplici servitori dello Stato ma di servitori della gente. Sono pagine importanti che contribuiscono a ricordare come anche nei momenti più oscuri è solo il coraggio degli uomini a poter riportare la luce. Ricordiamo quindi questi nostri colleghi eroi con parole di speranze e fiducia perché, come ha detto il Presidente della Repubblica, Mattarella, “le parole di odio non restano a lungo senza conseguenze”, un monito che speriamo possa essere recepito da tutti, soprattutto oggi.
SHOAH: FUNZIONARI POLIZIA, ‘RICORDARE I ‘GIUSTI’ DI VERONA, POLIZIOTTI SI RIBELLARONO A SONNO RAGIONE’ = Roma, 27 gen. – (Adnkronos) – “In una giornata di straordinaria importanza per recuperare la memoria di quali abissi può toccare l’essere umano, ci sembra giusto e utile per far riflettere le nuove generazioni (e non solo), evidenziare la straordinaria scoperta dello storico Olinto Domenichini che, grazie ad una rigorosa ricerca documentale, ha testimoniato il coraggio dei Commissari Guido Masiero, Giuseppe Costantino, Antonio Galliani e del Vice Brigadiere Felice Sena, che salvarono la vita a 266 ebrei”. Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene in occasione delle celebrazioni della giornata della memoria.
“Li hanno salvati non attraverso le armi o la forza ma attraverso uno strumento ancora piu’ potente: l’umanita’ ed il buon senso. Incaricati di individuare ed arrestare gli ebrei presenti in provincia di Verona, – ricorda Lacquaniti – disobbedirono agli ordini apponendo sui loro fascicoli il timbro con l’indicazione ‘Le ricerche hanno dato esito negativo’. Una storia rimasta nel dimenticatoio fino ad oggi e che è la testimonianza di come questi poliziotti, come Palatucci a Trieste, seppero interpretare il loro ruolo non di semplici servitori dello stato ma di servitori della gente”.
“Sono pagine importanti che contribuiscono a ricordare come anche nei momenti piu’ oscuri e’ solo il coraggio degli uomini a poter riportare la luce. – prosegue Lacquaniti – Ricordiamo quindi questi nostri colleghi eroi con parole di speranze e fiducia perche’, come ha detto il Presidente della Repubblica, Mattarella, ‘le parole di odio non restano a lungo senza conseguenze’, un monito che speriamo possa essere recepito da tutti, soprattutto oggi”.
Giorno Memoria: Anfp, ricordare valore ‘giusti’ Verona Funzionari polizia, agenti salvarono vita a 266 ebrei
ROMA (ANSA) – ROMA, 27 GEN – Nel Giorno della Memoria vanno ricordati anche i ‘giusti’ di Verona, tre commissari di Polizia e un vice brigadiere “che salvarono la vita a 266 ebrei”. Lo afferma il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti ricordando che la vicenda è frutto della “rigorosa ricerca documentale” dello storico Olinto Domenichini. I quattro – i commissari Guido Masiero, Giuseppe Costantino, Antonio Galliani e il vice brigadiere Felice Sena – dice l’Anfp “li hanno salvati non attraverso le armi o la forza ma attraverso uno strumento ancora più potente: l’umanità ed il buon senso”. Incaricati di individuare ed arrestare gli ebrei in provincia di Verona, infatti, “disobbedirono agli ordini apponendo sui loro fascicoli il timbro con l’indicazione ‘le ricerche hanno dato esito negativo’.” “Una storia rimasta nel dimenticatoio fino ad oggi – dice ancora Lacquaniti – che è la testimonianza di come questi poliziotti seppero interpretare il loro ruolo non di semplici servitori dello Stato ma di servitori della gente”. “Ricordiamo quindi questi nostri colleghi eroi con parole di speranze e fiducia perché, come ha detto il Presidente della Repubblica, Mattarella – conclude il sindacato dei funzionari di polizia – ‘le parole di odio non restano a lungo senza conseguenze’, un monito che speriamo possa essere recepito da tutti”. (ANSA).