L’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato in Calabria, attraverso le Digos di Catanzaro e Cosenza dimostra come, anche in tempi caratterizzati dalla pandemia, i rischi legati ad eventi terroristici siano concreti.
Intercettare lupo solitari, soggetti cioè slegati da gruppi organizzati, capaci di produrre esplosivi e pianificare attentati, rappresenta una delle attività più complesse per gli investigatori.
Una indagine nata dalla cooperazione internazionale che pone il nostro Paese tra i migliori modelli nell’antiterrorismo, che ha portato all’arresto di un cittadino italiano capace di accreditarsi in ambienti terroristici stranieri.
In questo senso l’azione dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo dimostra come anche sotto il profilo organizzativo, le scelte adottate per coordinare queste indagini così delicate e complesse siano state le migliori.
Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’operazione odierna che ha portato all’applicazione di una misura cautelare in carcere per un italiano accusato di attività finalizzate al terrorismo internazionale
Roma, 27 nov. – (Adnkronos) – ”L’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato in Calabria, attraverso le Digos di Catanzaro e Cosenza dimostra come, anche in tempi caratterizzati dalla pandemia, i rischi legati ad eventi terroristici siano concreti”. Cosi’ in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’operazione odierna che ha portato all’applicazione di una misura cautelare in carcere per un italiano accusato di attivita’ finalizzate al terrorismo internazionale.
”Intercettare lupo solitari, soggetti cioe’ slegati da gruppi organizzati, capaci di produrre esplosivi e pianificare attentati, rappresenta una delle attivita’ piu’ complesse per gli investigatori. – aggiunge Laquaniti – Una indagine nata dalla cooperazione internazionale che pone il nostro Paese tra i migliori modelli nell’antiterrorismo, che ha portato all’arresto di un cittadino italiano capace di accreditarsi in ambienti terroristici stranieri”.
”In questo senso l’azione dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo dimostra come anche sotto il profilo organizzativo, le scelte adottate per coordinare queste indagini cosi’ delicate e complesse siano state le migliori”, conclude Laquaniti.