Ci spiace dover stigmatizzare le affermazioni recentemente riportate in un articolo apparso su Amnesty international Italia, dove vengono espressi giudizi sulle forze dell’ordine italiane che non sarebbero all’altezza degli standard internazionali sui diritti umani.
“Affermazioni che riteniamo prive di qualsiasi fondamento e che non avremmo commentato se non fosse per il fatto che in questo periodo storico, certe dichiarazioni rischiano di esacerbare gli animi
e di innalzare il livello di scontro nelle piazze.”
“Abbiamo chiesto, e continueremo a farlo, senso di responsabilità a quanti hanno peso per l’opinione pubblica per evitare che le nostre piazze si trasformino nelle aberrazioni viste negli anni ’70.”
“A chi continua a ricordare i drammatici fatti di Genova, risalenti ormai a vent’anni fa, rammentiamo che abbiamo già fortemente stigmatizzato quanto avvenuto e mai messo in dubbio
i provvedimenti dell’autorità giudiziaria in virtù dei quali ognuno ha pagato secondo quanto previsto dalla legge.”
“Ed è sempre la legge che ha guidato e guida le scelte fatte, anche recentemente, dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.”
“Auspicare provvedimenti e sanzioni che neanche i giudici hanno applicato, proprio perché adottati nel rispetto delle norme, è qualcosa che è contrario ad uno stato di diritto. Per questo ci sorprendiamo che
un autorevole associazione, dedita al rispetto della persona, chieda pubblicamente di agire contro qualcuno che ha espiato fino in fondo, tutte le pene inflitte dall’Autorità Giudiziaria.”.
“Agitare spettri lontani nel tempo e soprattutto nella mentalità e nelle procedure operative che oggi il nostro personale applica con professionalità assoluta, rappresenta non solo un atto di disonestà intellettuale
ma anche e soprattutto una azione di complicità verso coloro i quali distruggono vetrine e negozi di lavoratori già piegati dalla crisi.”
Così il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene a margine della polemica sollevata da alcuni siti di informazione per “l’automatico” avanzamento in carriera di alcuni funzionari.
G8: funzionari polizia, ognuno ha pagato secondo legge
(AGI) – Roma, 3 nov. – “A chi continua a ricordare i drammatici fatti di Genova, risalenti ormai a vent’anni fa, rammentiamo che abbiamo gia’ fortemente stigmatizzato quanto avvenuto e mai messo in dubbio i provvedimenti dell’autorita’ giudiziaria in virtu’ dei quali ognuno ha pagato secondo quanto previsto dalla legge. Ed e’ sempre la legge che ha guidato e guida le scelte fatte, anche recentemente, dal Dipartimento della pubblica sicurezza”. Il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene cosi’ sulla polemica sollevata da alcuni siti di informazione per “l’automatico” avanzamento in carriera di alcuni funzionari.
“Auspicare provvedimenti e sanzioni che neanche i giudici hanno applicato, proprio perche’ adottati nel rispetto delle norme, e’ qualcosa che e’ contrario ad uno stato di diritto – prosegue Lacquaniti – Per questo ci sorprendiamo che un’autorevole associazione, dedita al rispetto della persona (Amnesty international, ndr), chieda pubblicamente di agire contro qualcuno che ha espiato fino in fondo, tutte le pene inflitte dall’autorita’ giudiziaria. Agitare spettri lontani nel tempo e soprattutto nella mentalita’ e nelle procedure operative che oggi il nostro personale applica con professionalita’ assoluta, rappresenta non solo un atto di disonesta’ intellettuale ma anche e soprattutto una azione di complicita’ verso coloro i quali distruggono vetrine e negozi di lavoratori gia’ piegati dalla crisi”. (AGI)
G8: funzionari Ps, Dipartimento ha agito secondo la legge
(ANSA) – ROMA, 03 NOV – “E’ la legge che ha guidato e guida le scelte fatte dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Auspicare provvedimenti e sanzioni che neanche i giudici hanno applicato, proprio perché adottati nel rispetto delle norme, è qualcosa che è contrario ad uno stato di diritto”. E’ quanto afferma il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti in merito alle polemiche suscitate dall’avanzamento di due funzionari condannati per i fatti del G8 di Genova e rilanciate da Amnesty sottolineando che “è sorprendente che un’autorevole associazione, dedita al rispetto della persona, chieda pubblicamente di agire contro qualcuno che ha espiato fino in fondo tutte le pene inflitte dall’autorità giudiziaria.” “Ci spiace dover stigmatizzare le affermazioni recentemente riportate in un articolo apparso su Amnesty international dove vengono espressi giudizi sulle forze dell’ordine italiane che non sarebbero all’altezza degli standard internazionali sui diritti umani – prosegue Lacquaniti – Affermazioni che riteniamo prive di qualsiasi fondamento e che non avremmo commentato se non fosse per il fatto che in questo periodo storico, certe dichiarazioni rischiano di esacerbare gli animi e di innalzare il livello di scontro nelle piazze.” Il sindacato dei funzionari di Polizia ricorda inoltre, “a chi continua a ricordare i drammatici fatti di Genova, risalenti ormai a vent’anni fa, che abbiamo già fortemente stigmatizzato quanto avvenuto e mai messo in dubbio i provvedimenti dell’autorità giudiziaria in virtù dei quali ognuno ha pagato secondo quanto previsto dalla legge.” E dunque, “agitare spettri lontani nel tempo e soprattutto nella mentalità e nelle procedure operative che oggi il nostro personale applica con professionalità assoluta – conclude Lacquaniti – rappresenta non solo un atto di disonestà intellettuale ma anche e soprattutto una azione di complicità verso coloro i quali distruggono vetrine e negozi di lavoratori già piegati dalla crisi.” (ANSA).