Alla Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Ufficio per le Relazioni Sindacali
e, p.c.
Al Prefetto Alessandra Guidi
Vice Direttore Generale preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia
Al Dott. Giuseppe Scandone
Direttore Centrale per le Risorse Umane
Con la Vostra nota del 7 luglio 2020, n. 555/RS/01/33/0702, concernente le elaborazioni stipendiali del mese di luglio avete comunicato, tra l’altro, che l’Amministrazione procederà a recuperare le somme relative alle posizioni di debito riguardanti un centinaio di dirigenti, applicando la prima rata già con il cedolino di questo mese, e, solo a decorrere dal prossimo mese di agosto sarà possibile predisporre un diverso ammortamento del debito a richiesta degli interessati.
Al riguardo, questa Associazione, nell’interesse esclusivo del personale dirigente coinvolto, chiede che esso sia informato preventivamente, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 1990, nr. 241, circa gli specifici motivi del recupero e i relativi conteggi del debito, concordando con lo stesso personale le modalità di prelievo, le quali non devono “incidere significativamente sulle esigenze di vita del debitore”, come ribadito dalla giustizia amministrativa (Consiglio di Stato, sez. IV, 22 settembre 2005, nr. 4964).
Non è accettabile che ricadano oltre misura sui singoli funzionari gli effetti degli errori di programmazione dei software amministrativo-contabili, sui quali sarebbe invece necessaria un’efficiente e continuativa azione di controllo e verifica in modo che informatica e digitalizzazione siano davvero tecnologie e strumenti al servizio degli operatori e degli utenti, risparmiando fatica e garantendo trasparenza e funzionalità, e non divinità capricciose in grado di condizionare la vita dei colleghi.
Enzo Marco Letizia