Oggetto: schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell’Amministrazione della pubblica sicurezza (Atto del Governo n. 117).

 

Giudichiamo interessante il progetto di riorganizzazione delle articolazioni centrali e periferiche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, che essendo teso a rispondere alla complessità dei fenomeni di ordine e sicurezza pubblica, attraverso indicatori finalizzati alla risoluzioni delle criticità, ha preso razionalmente in considerazione gli elementi connessi sia al contesto territoriale sia alle specifiche variabili delle attività di polizia, come ad esempio la densità della popolazione, i carichi di lavoro e gli indici di criminalità.

Sono apprezzabili, quindi, i due pilastri strategici uno relativo alla mission istituzionale che riguarda le attività principali della Polizia di Stato e dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, che sono rappresentate dal complesso delle funzioni concernenti la tutela delle libertà e i diritti delle persone, dell’ordine e della sicurezza pubblica, le attività di prevenzione e repressione dei reati della polizia amministrativa e della sicurezza ed il soccorso pubblico in caso di calamità e di infortunio.

Mentre l’altro pilastro si cui si fonda il progetto organizzativo è quello delle funzioni di supporto connesse alla mission istituzionale prima descritta.

Perciò, l’attribuire al Dirigente che esplica le funzioni vicarie la sovraintendenza alle articolazioni concernente le risorse umane e strumentali nonché di supporto alle funzioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza garantisce il necessario coordinamento in senso unitario di queste ultime attività.

Perciò, il progetto di riorganizzazione con la mappatura delle criticità dei singoli contesti territoriali consente di calibrare il livello di preposizione e gli eventuali incarichi dirigenziali per ciascun ufficio sulla base del riferimento oggettivo alle effettive esigenze ed ai carichi di lavoro rilevati.
Siamo, quindi, persuasi che tale riorganizzazione possa valorizzare al meglio le nuove figure dirigenziali, quella di Vice Questore Aggiunto e Vice Questore e qualifiche equiparate dei funzionari tecnici e medici individuate recentemente con il riordino delle carriere.

Inoltre, il criterio della flessibilità organizzativa che si consegue anche con atti amministrativi in quanto affida ad un decreto del Ministro dell’Interno l’individuazione degli uffici di particolare rilievo e dei posti di funzione di livello dirigenziale e rimette ad un decreto del Capo della Polizia la costituzione, l’organizzazione e la definizione delle competenze nonché l’individuazione delle risorse umane e strumentali, consente sia di assecondare con efficacia le eventuali mutate condizioni delle realtà territoriali sia di utilizzare al meglio le dotazioni organiche e gli strumenti a disposizione.

Noi come Associazione Funzionati con riferimento al decreto sulla revisione dei ruoli abbiamo sempre stigmatizzato il taglio degli 81 posti da Primo Dirigente. Fortunatamente, ma non siamo affatto soddisfatti, con il correttivo alla revisione dei ruoli, licenziato dal Governo alla fine dello scorso mese di settembre, il taglio è stato ridotto a 51 unità. Perciò, la flessibilità organizzativa consentirà di riallocare nelle articolazioni periferiche il recupero dei 30 posti di funzione da Primo Dirigente, in quanto la maggiore esperienza lavorativa connessa all’anzianità di servizio che il personale di tale qualifica possiede è garanzia, a nostro parere, nelle complesse realtà territoriali di una più elevata professionalità nella risposta alla domanda di sicurezza che ci proviene dai cittadini in tutte le sue articolazioni.

Siamo altresì convinti che il tema della percezione della sicurezza sia strettamente connesso alle carenze organiche che si sono realizzate attraverso i vari blocchi del turnover degli ultimi 10 anni, ed, alla relativa mancata presenza di personale soprattutto nella provincia italiana, ecco perché richiediamo, anche in questa sede assunzioni straordinarie per la Polizia di Stato e richiediamo, altresì, che venga definitivamente cassato il taglio degli 81 posti da Primo Dirigente proprio per venire incontro a quella domanda di sicurezza e di rassicurazione che proviene dai cittadini che hanno la necessità sia di avvertire sul territorio la presenza degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine sia di avere un efficiente risposta alle esigenze di tutela delle libertà e dei diritti come dell’ordine e della sicurezza pubblica, che solo una classe dirigente di polizia formata, preparata e con esperienza può garantire e che è l’espressione più vicina ai cittadini dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Tale richiesta trova il suo fondamento nell’assecondare i seguenti aspetti: quelli relativi alle esigenze della Polizia di Prevenzione, con particolare riguardo alle criticità legate a conflittualità sociali, tifoserie ultras, estremismo di destra e di sinistra, centri islamici radicali, zone di degrado e criticità dei centri d’accoglienza, alle questioni dell’immigrazione legati alle richieste dei titoli di soggiorno e quelli di asilo, al funzionamento degli hotspot e dei centri per i rimpatri, alle questioni dell’ordine pubblico, manifestazioni di rilievo, incontro di calcio a rischio che non solo delle grandi città, anzi le criticità maggiori li stiamo riscontrando nelle città di provincia e nei campionati minori, alle questioni relativi all’anticrimine cioè ai reati connessi alle denunce, alla mappa della criminalità organizzata che non è più solo nelle regioni del sud, come le recenti indagini dimostrano nessun territorio è escluso, alla Polizia Amministrativa e di sicurezza quella che riguarda le licenze in tema di porto d’armi delle autorizzazioni dei controlli agli esercizi pubblici e del rilascio ai passaporti.

Sta al Parlamento indirizzare la flessibilità o verso la presa d’atto delle riduzioni organiche o verso il rafforzamento delle articolazioni territoriali dedicate a garantire la sicurezza.
Infine, richiediamo che questa Commissione nella prossima legge di bilancio, ponga nell’ambito delle sue competenze la necessaria attenzione all’area negoziale autonoma della dirigenza di Polizia, con un adeguato finanziamento essendo le attuali risorse del tutto insufficienti anche per perequare il trattamento accessorio accordato al personale non dirigente.

Roma, 14 ottobre 2019

Enzo Marco Letizia

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