AL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO
Ufficio per le Relazioni Sindacali
e, p.c.
ALLA DIREZIONE CENTRALE DELLE
RISORSE UMANE
Come già evidenziato, con la nota del 25 febbraio u.s., per i V.Q.A. e V.Q., si profila il rischio che, nel passaggio dal sistema valutativo del rapporto informativo a quello della relazione dirigenziale, si possano generare delle valutazioni sfavorevoli rispetto al punteggio complessivo attribuito con i rapporti informativi che si è, tra l’altro, consolidato negli anni.
Al riguardo, si rappresenta che i criteri di massima per lo svolgimento degli scrutini per merito comparativo finalizzati alla promozione a Primo Dirigente e qualifiche equiparate dei ruoli dei Tecnici e dei Medici, prevedono solo che il “giudizio della completa personalità” sia “emesso sulla base dei titoli risultanti dal fascicolo personale e dallo stato matricolare, con particolare riferimento ai rapporti informativi e ai relativi giudizi complessivi…dell’ultimo quinquennio”, non indicando alcuna previsione che armonizzi ai fini valutativi il rapporto informativo con la relazione dirigenziale.
Al riguardo, riteniamo che la maggior parte dei Vice Questori Aggiunti, data l’anzianità di servizio, abbia già conseguito da tempo il punteggio massimo nel rapporto informativo, e quindi può contare sul coefficiente totale di 57,50, riferito alla “Categoria I, rapporti informativi e giudizi complessivi”. Sarebbe davvero paradossale che il punteggio venisse compromesso proprio in prossimità di un’eventuale promozione alla qualifica superiore.
Pertanto, rinnoviamo la nostra richiesta finalizzata a prevedere rapidamente un regime transitorio che, nel disciplinare l’accesso al nuovo sistema di valutazione, salvaguardi i punteggi su cui gli interessati sanno fino ad oggi di poter fare affidamento, frutto di grandi sacrifici e di un impegno protrattosi per anni, oltre che di una ineccepibile condotta professionale e personale.
Occorre scongiurare le inevitabili difformità di valutazione che, in assenza di una disciplina transitoria, si registrerebbero sul territorio nazionale, le quali genererebbero disparità di trattamento e conseguenze negative sulla progressione di carriera del personale delle qualifiche neo dirigenziali.
Difatti, le due nuove qualifiche sono state attratte nel segmento dirigenziale della carriera, con il riordino, in assenza di nuove funzioni e specularmente di un nuovo incarico. La legge, in realtà, ha riconosciuto il carattere intrinsecamente dirigenziale delle funzioni già svolte dal personale che ricopriva nel periodo ante riordino la qualifica di Vice Questore Aggiunto, e, sarebbe davvero inaccettabile che la revisione del ruolo, senza le necessarie attenzioni connesse al periodo transitorio, determinasse danni nella progressione di carriera.
Orbene, con riferimento al solo prossimo consiglio di Amministrazione, relativo alle vacanze determinatesi al 30 giugno 2019 ed alle relative promozioni con decorrenza 1° luglio 2019, la criticità, sopra evidenziata appare “risolta” dal legislatore che, introducendo nel D.Lgs. 334/2000 l’articolo 68 bis, al comma 2 ha stabilito, che “Alle promozioni aventi decorrenza dal 1° luglio 2019 si applicano i medesimi criteri di valutazione dei titoli di cui all’articolo 62 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, applicati agli scrutini aventi decorrenza dal 1° gennaio 2019”. Tuttavia, riteniamo opportuno che si chiarisca se le relazioni dirigenziali riferite all’anno 2018 saranno prese in esame dal prossimo Consiglio di Amministrazione o invece le valutazioni riferite alla succitata Categoria I saranno effettuate solo sui rapporti informativi.
In ogni caso richiediamo che, in occasione del prossimo rinnovo dei Criteri di massima (ai sensi dell’art. 62 del D.P.R. 24 aprile 19082, n. 335), da adottare negli scrutini per merito comparativo per la promozione alla qualifica superiore del personale dirigente e direttivo della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica, per il prossimo triennio, da parte del Consiglio di Amministrazione, si tenga conto della delicata fase transitoria disciplinando la materia al fine di evitare quelle distonie passibili di frustrare le legittime aspettative dei Funzionari basate, spesso, sulla totale dedizione all’Amministrazione e sui sacrifici personali e familiari.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
ENZO MARCO LETIZIA