“L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia già dal luglio del 2017 aveva richiamato la necessità di rivedere le sanzioni per l’uso scorretto del cellulare alla guida, prevedendo la sospensione della patente sin dalla prima infrazione. Alle promesse non erano seguiti poi i fatti perché, secondo alcuni “rumor”, era una norma che rischiava di non essere gradita agli elettori. Siamo tuttavia convinti che la sicurezza non possa rientrare in calcoli di questo tipo e che l’evidenza oggettiva dei numeri dei morti e feriti a causa di un (ab)uso ormai sistematico da parte di tutte le categorie di conducenti dei telefonini imponga un intervento normativo urgente e, ci auguriamo, condiviso da tutto il parlamento”
“La Polizia Stradale ascoltata nella commissione Trasporti alla Camera ha evidenziato come la distrazione, in particolare dovuta ad uso di dispositivi elettronici, sia la prima causa di incidenti. Questo dato è un fatto che non può e non deve essere trascurato o, peggio ancora, essere oggetto di valutazioni sul possibile “gradimento” dei cittadini”
“Uno Stato che ha a cuore la sicurezza delle persone deve saper legiferare con coerenza e, se necessario, con coraggio.”
“A chi teme che possa essere una norma per fare cassa ribadiamo la nostra posizione: non sanzioni pecuniarie più alte ma almeno un paio di mesi di sospensione della patente sin dalla prima infrazione, prevedendo la revoca in caso di recidiva.”
“Oggi i sistemi per usare il cellulare in modo corretto alla guida sono alla portata di tutti, e per tutti i veicoli. Chi si ostina ad utilizzarli in modo scorretto o (peggio) leggendo o scrivendo messaggi mentre guida merita sanzioni adeguate al rischio che fa correre agli altri e a se stesso”.
“Dopo quasi due anni di occasioni perse e rimandate ci auguriamo che si possa arrivare ad avere una norma capace di incidere su un fenomeno che ogni giorno, tutti i giorni, miete vittime innocenti. Ci aspettiamo, anzi, che la legge possa essere approvata con un consenso ampio e trasversale perché, da poliziotti, crediamo che l’incolumità delle persone non possa e non debba essere oggetto di valutazioni diverse da quella del bene e dell’interesse pubblico”
Così il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta la discussione in Commissione trasporti sulla modifica al Codice della Strada.

Roma, 20 febbraio 2019

Codice strada: Anfp, modifica norma su cellulari sia celere
(ANSA) – ROMA, 20 FEB – “Dopo quasi due anni di occasioni perse e rimandate ci auguriamo che si possa arrivare ad avere una norma capace di incidere su un fenomeno che ogni giorno, tutti i giorni, miete vittime innocenti. Ci aspettiamo, anzi, che la legge possa essere approvata con un consenso ampio e trasversale perche’ l’incolumita’ delle persone non possa e non debba essere oggetto di valutazioni diverse da quella del bene e dell’interesse pubblico”. Lo dice il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti in merito alla richiesta della Polizia stradale di modificare le norme del Codice della Strada e prevedere la sospensione della patente a chi e’ sorpreso alla guida con il cellulare.
“Gia’ dal luglio del 2017 aveva richiamato la necessita’ di rivedere le sanzioni per l’uso scorretto del cellulare alla guida, prevedendo la sospensione della patente sin dalla prima infrazione, ma alle promesse non erano seguiti poi i fatti perche’, secondo alcuni ‘rumor’, era una norma che rischiava di non essere gradita agli elettori – sottolinea Lacquaniti – Siamo tuttavia convinti che la sicurezza non possa rientrare in calcoli di questo tipo e che l’evidenza oggettiva dei numeri dei morti e feriti a causa di un (ab)uso ormai sistematico da parte di tutte le categorie di conducenti dei telefonini imponga un intervento normativo urgente e condiviso da tutto il Parlamento”.
Uno Stato che “ha a cuore la sicurezza delle persone – conclude l’Anfp – deve saper legiferare con coerenza e, se necessario, con coraggio. A chi teme che possa essere una norma per fare cassa ribadiamo la nostra posizione: non sanzioni pecuniarie piu’ alte ma almeno un paio di mesi di sospensione della patente sin dalla prima infrazione, prevedendo la revoca in caso di recidiva”.(ANSA).

SICUREZZA STRADALE: FUNZIONARI POLIZIA, ‘SUBITO MODIFICA SU CELLULARE ALLA GUIDA’ =
Polstrada, ascoltata in commissione trasporti alla Camera, ha chiesto ritiro patente Roma, 20 feb. – (AdnKronos) – ”Dopo quasi due anni di occasioni perse e rimandate ci auguriamo che si possa arrivare ad avere una norma capace di incidere su un fenomeno che ogni giorno, tutti i giorni, miete vittime innocenti. Ci aspettiamo, anzi, che la legge possa essere approvata con un consenso ampio e trasversale perche’, da poliziotti, crediamo che l’incolumita’ delle persone non possa e non debba essere oggetto di valutazioni diverse da quella del bene e dell’interesse pubblico”. Cosi l’Associazione nazionale funzionari di Polizia esprime l’auspicio che sia accolta la proposta formulata dalla Polizia stradale che, durante l’audizione del dirigente Santo Puccia in commissione Trasporti della Camera sulle modifiche al Codice della strada, ha chiesto il ritiro della patente per chi usa lo smartphone alla guida.
L’Anfp, ricorda il portavoce Girolamo Lacquaniti, “gia’ dal luglio del 2017 aveva richiamato la necessita’ di rivedere le sanzioni per l’uso scorretto del cellulare alla guida, prevedendo la sospensione della patente sin dalla prima infrazione. Alle promesse non erano seguiti poi i fatti perche’, secondo alcuni ‘rumor’, era una norma che rischiava di non essere gradita agli elettori. Siamo tuttavia convinti che la sicurezza non possa rientrare in calcoli di questo tipo e che l’evidenza oggettiva dei numeri dei morti e feriti a causa di un (ab)uso ormai sistematico da parte di tutte le categorie di conducenti dei telefonini imponga un intervento normativo urgente e, ci auguriamo, condiviso da tutto il parlamento”.
”La Polizia Stradale ascoltata nella commissione Trasporti alla Camera – ha evidenziato come la distrazione, in particolare dovuta ad uso di dispositivi elettronici, sia la prima causa di incidenti. Questo dato e’ un fatto che non puo’ e non deve essere trascurato o, peggio ancora, essere oggetto di valutazioni sul possibile ‘gradimento” dei cittadini’ – ammonisce l’Anfp – Uno Stato che ha a cuore la sicurezza delle persone deve saper legiferare con coerenza e, se necessario, con coraggio. A chi teme che possa essere una norma per fare cassa ribadiamo la nostra posizione: non sanzioni pecuniarie piu’ alte ma almeno un paio di mesi di sospensione della patente sin dalla prima infrazione, prevedendo la revoca in caso di recidiva. Oggi i sistemi per usare il cellulare in modo corretto alla guida sono alla portata di tutti, e per tutti i veicoli. Chi si ostina ad utilizzarli in modo scorretto o (peggio) leggendo o scrivendo messaggi mentre guida merita sanzioni adeguate al rischio che fa correre agli altri e a se stesso”.

IL GIORNALE DEL 21 FEBBRAIO 2019