GUERRIGLIA ROMA: ANFP TIFO VIOLENTO UGUALE A CRIMINALITA’
“I fatti di questa notte a Roma sono la dimostrazione evidente che la violenza degli ultras non è semplicemente legata alla rivalità tra tifoserie o incontri a rischio ma si tratta di condotte criminali che cercano di condizionare lo Stato e le istituzioni dello sport.”
“Ieri i tifosi della Lazio stavano celebrando l’anniversario della fondazione della loro squadra, non avevano sul posto rivali da fronteggiare e (teoricamente) avrebbero dovuto solo dare sfogo alla loro fede calcistica”. Invece, lo afferma Girolamo Lacquaniti portavoce dell’associazione Nazionale Funzionari di Polizia, “in assenza di qualunque provocazione e senza alcun motivo hanno deciso di attaccare lo Stato, che in quel momento indossava le uniforme dei poliziotti in servizio per sferrare un attacco tanto proditorio quanto violento. Per questo riteniamo ribadire che il fenomeno della violenza nell’ambito di un certo tipo di tifo organizzato non rappresenta un problema sociologico bensì una espressione di natura criminale al pari di altre organizzazioni per delinquere che, attraverso la violenza, cercano di estorcere vantaggi di natura economica. Ad un tale fenomeno va quindi data una risposta di assoluta fermezza evitando di trattare con chi non è diverso da mafiosi, rapinatori o spacciatori. Con i delinquenti lo Stato non può e non deve scendere a nessun tipo di compromessi,” così conclude Lacquaniti.

Scontri Lazio: funzionari Ps, tifosi violenti come criminali
(ANSA) – ROMA, 9 GEN – “I fatti di questa notte a Roma sono la dimostrazione evidente che la violenza degli ultras non è semplicemente legata alla rivalità tra tifoserie o incontri a rischio ma si tratta di condotte criminali che cercano di condizionare lo Stato e le istituzioni dello sport.” E’ quanto afferma il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti dopo gli scontri tra tifosi laziali e forze di polizia in occasione dell’anniversario della fondazione della squadra biancazzurra. “Ieri i tifosi non avevano sul posto rivali da fronteggiare e avrebbero dovuto solo dare sfogo alla loro fede calcistica – aggiunge l’Anfp – e invece, in assenza di qualunque provocazione e senza alcun motivo, hanno deciso di attaccare lo Stato, che in quel momento indossava le uniforme dei poliziotti. E’ evidente che il fenomeno della violenza nel tifo non rappresenta un problema sociologico bensì una espressione di natura criminale, al pari di altre organizzazioni per delinquere che attraverso la violenza cercano di estorcere vantaggi di natura economica”. Ecco perché a questo fenomeno, conclude Lacquaniti, “va data una risposta di assoluta fermezza evitando di trattare con chi non è diverso da mafiosi, rapinatori o spacciatori”.(ANSA).

CALCIO, ANFP: TIFO VIOLENTO UGUALE A CRIMINALITA’
(9Colonne) Roma, 9 gen – “I fatti di questa notte a Roma sono la dimostrazione evidente che la violenza degli ultras non e’ semplicemente legata alla rivalita’ tra tifoserie o incontri a rischio ma si tratta di condotte criminali che cercano di condizionare lo Stato e le istituzioni dello sport.” “Ieri i tifosi della Lazio stavano celebrando l’anniversario della fondazione della loro squadra, non avevano sul posto rivali da fronteggiare e (teoricamente) avrebbero dovuto solo dare sfogo alla loro fede calcistica. Invece – afferma Girolamo Lacquaniti portavoce dell’associazione Nazionale Funzionari di Polizia – in assenza di qualunque provocazione e senza alcun motivo hanno deciso di attaccare lo Stato, che in quel momento indossava le uniforme dei poliziotti in servizio per sferrare un attacco tanto proditorio quanto violento. Per questo riteniamo ribadire che il fenomeno della violenza nell’ambito di un certo tipo di tifo organizzato non rappresenta un problema sociologico bensi’ una espressione di natura criminale al pari di altre organizzazioni per delinquere che, attraverso la violenza, cercano di estorcere vantaggi di natura economica. Ad un tale fenomeno va quindi data una risposta di assoluta fermezza evitando di trattare con chi non e’ diverso da mafiosi, rapinatori o spacciatori. Con i delinquenti lo Stato non puo’ e non deve scendere a nessun tipo di compromessi” conclude Lacquaniti.

Ultra’ Lazio: funzionari polizia, tifo violento uguale criminalita’ 
(AGI) – Roma, 9 gen. – “I fatti di questa notte a Roma sono la dimostrazione evidente che la violenza degli ultras non e’ semplicemente legata alla rivalita’ tra tifoserie o incontri a rischio ma si tratta di condotte criminali che cercano di condizionare lo Stato e le istituzioni dello sport”. Ad affermarlo e’ Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia.
“Ieri – spiega Lacquaniti – i tifosi della Lazio stavano celebrando l’anniversario della fondazione della loro squadra, non avevano sul posto rivali da fronteggiare e (teoricamente) avrebbero dovuto solo dare sfogo alla loro fede calcistica”.
Eppure, “in assenza di qualunque provocazione e senza alcun motivo hanno deciso di attaccare lo Stato, che in quel momento indossava le uniforme dei poliziotti in servizio per sferrare un attacco tanto proditorio quanto violento. Per questo riteniamo ribadire che il fenomeno della violenza nell’ambito di un certo tipo di tifo organizzato non rappresenta un problema sociologico bensi’ una espressione di natura criminale al pari di altre organizzazioni per delinquere che, attraverso la violenza, cercano di estorcere vantaggi di natura economica”.
“Ad un tale fenomeno . conclude il portavoce dell’Anfp – va quindi data una risposta di assoluta fermezza evitando di trattare con chi non e’ diverso da mafiosi, rapinatori o spacciatori. Con i delinquenti lo Stato non puo’ e non deve scendere a nessun tipo di compromessi”. (AGI)

Calcio: funzionari polizia, ‘a Roma no rivalità tra tifosi ma condotte criminali’
Roma, 9 gen. – (AdnKronos) “I fatti di questa notte a Roma sono la dimostrazione evidente che la violenza degli ultras non è semplicemente legata alla rivalità tra tifoserie o incontri a rischio ma si tratta di condotte criminali che cercano di condizionare lo Stato e le istituzioni dello sport”. Lo afferma Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia.
“Ieri i tifosi della Lazio stavano celebrando l’anniversario della fondazione della loro squadra, non avevano sul posto rivali da fronteggiare e (teoricamente) avrebbero dovuto solo dare sfogo alla loro fede calcistica”. Invece “in assenza di qualunque provocazione e senza alcun motivo hanno deciso di attaccare lo Stato, che in quel momento indossava le uniforme dei poliziotti in servizio per sferrare un attacco tanto proditorio quanto violento. Per questo – spiega Lacquaniti – riteniamo ribadire che il fenomeno della violenza nell’ambito di un certo tipo di tifo organizzato non rappresenta un problema sociologico bensì una espressione di natura criminale al pari di altre organizzazioni per delinquere che, attraverso la violenza, cercano di estorcere vantaggi di natura economica”.
“Ad un tale fenomeno va quindi data una risposta di assoluta fermezza – conclude Lacquaniti – evitando di trattare con chi non è diverso da mafiosi, rapinatori o spacciatori. Con i delinquenti lo Stato non può e non deve scendere a nessun tipo di compromessi”.