Signor Capo della Polizia,
come è noto, l’articolo 8 del D.P.R. 16 marzo 1999, n.254, ha previsto che l’Amministrazione provveda a stipulare convenzioni per il trasporto di mobili e masserizie dei dipendenti trasferiti d’ufficio.
Al riguardo, la circolare della Direzione Centrale per gli Affari Generali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del 20 aprile 2014, ha delegato alle Prefetture l’incarico di stipulare le relative convenzioni a livello territoriale.
Ma a distanza di oltre 4 anni la citata circolare, emanata peraltro con 15 anni di ritardo, è ancora disattesa.
Tale disinteresse per il personale e per i funzionari della Polizia di Stato arreca un grave danno economico ai colleghi interessati, beffati da chi doveva provvedere e non ha provveduto. I predetti non solo dovranno anticipare le spese di trasloco, ma riceveranno solo una piccola parte dei costi sostenuti, in base ad una normativa vigente assai vetusta e che prevede il rimborso di soli 7 centesimi a quintale per ogni km. percorso, cifra grottescamente fuori mercato.
Eppure la Direzione centrale per gli Affari Generali allegò alla succitata circolare uno schema di convenzione quadro per semplificare la stipula delle convenzioni con gli autotrasportatori locali, suggerendo, altresì, alle Prefetture la possibilità di coordinarsi con le altre forze di polizia a ordinamento militare che avessero già effettuato convenzioni analoghe a livello regionale.
Restiamo sbalorditi da tale colpevole noncuranza. Siamo certi che, se si andasse a chiedere conto e ragione di questo ritardo, assisteremmo ad una virtuosa dimostrazione del gioco del rimpiattino, che regna sovrano in certi uffici dove la burocrazia assolve se stessa ed è pronta a esibire un pezzetto di carta per dimostrare la propria estraneità a ogni tipo di responsabilità.
Conosciamo la Sua sensibilità su questi temi, e perciò Le chiediamo di intervenire affinché si ponga rimedio ad un ingiusto trattamento che penalizza solo ed esclusivamente i colleghi.
Roma, 24 ottobre 2018
Enzo Marco Letizia