Ieri, i Consiglieri Nazionali, i Segretari Regionali e Provinciali ed i delegati dei gruppi di lavoro si sono riuniti per iniziare un percorso che, attraverso l’ascolto delle esigenze e delle aspettative dei colleghi, porti alla realizzazione di una piattaforma contrattuale sul trattamento accessorio e normativo da presentare alla Funzione Pubblica allorquando si aprirà il tavolo di trattativa.
Il nostro obiettivo è quello di costruire un progetto che armonizzerà le richieste dei colleghi in tema di trattamento economico accessorio, di misure per incentivare il servizio dirigenziale, di missione e di trasferimento, di formazione ed aggiornamento professionale, di misure connesse al welfare state, di permessi, di congedo ordinario e straordinario come di aggregazioni per gravi motivi famigliari.
Finalmente la dirigenza di Polizia può rappresentarsi e trattare le questioni concernenti il proprio rapporto di lavoro ed il relativo trattamento economico accessorio connesso alle funzioni svolte, tra cui spicca quella di autorità di Pubblica Sicurezza in tutte le sue declinazioni.
Nell’ampia ed approfondita discussione sul significato dell’area negoziale, per la categoria dei Funzionari di Polizia, è emerso che in questa prima fase occorre impegnarsi nel rappresentare al Governo ed al Parlamento la necessità di incrementare le risorse attualmente disponibili, che il consesso di ieri, all’unanimità, ha giudicato del tutto insufficienti.
Quindi l’Associazione lavorerà affinché dalla prossima finanziaria i fondi destinati all’attuazione dell’area negoziale per la dirigenza delle forze di polizia ad ordinamento civile, stanziati con l’art. 3 del D.P.C.M. del 10 maggio u.s. siano adeguatamente aumentati.
Dopo il successo del conseguimento del Riordino, con l’estensione del cosiddetto “adeguamento Istat” a partire dalla qualifica di V.Q.A. dopo 8 anni di servizio, e delle classi e scatti dopo 13 anni nel ruolo dei funzionari, nonché dopo la soluzione, che si trascinava da circa 30 anni, per il riconoscimento ai fini stipendiali della frequenza del corso quadriennale presso l’Istituto Superiore di Polizia, tutta l’Associazione con immutata determinazione perseguirà l’obiettivo di un contratto che sappia sintetizzare ed interpretare le esigenze dell’intera categoria.
Roma, 20 maggio 2018
Enzo Marco Letizia