Signor Capo della Polizia,
si trascina e resta ancora irrisolta la questione che danneggia economicamente i Funzionari della Polizia di Stato, incaricati dall’Amministrazione di partecipare fuori sede alle sedute delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.
Il trattamento cui vengono sottoposti è inaccettabilmente sfavorevole: infatti non viene loro riconosciuto né il compenso di missione, né il pagamento delle ore di straordinario maturate, poiché il gettone di presenza, pari a novanta euro lordi a seduta, continua ad essere considerato, dagli uffici competenti alla liquidazione delle spese, come onnicomprensivo del servizio prestato.
E’ umiliante che a fronte della qualità e strategicità della loro delicata missione, riconfermata da numerosi circolari del Dipartimento della P.S. che ordinano a Prefetti e Questori di garantire assolutamente la presenza di un Funzionario di Polizia nelle Commissioni territoriali adibite a smaltire le domande di asilo, siano esposti al giudizio degli uffici amministrativi e contabili periferici che, nella più totale incertezza delle norme, le interpretano a danno dei funzionari di Polizia.
Si rammenta che l’art. 4 del d. lgs. 28 gennaio 2008, n. 25 ha disposto che ai partecipanti alle predette Commissioni sia attribuito un gettone di presenza, il cui ammontare è fissato con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, non prevedendo alcun tipo di limitazione. Mentre i burocrati, che possiamo definire senza ombra di dubbio gli “scienziati” della deresponsabilizzazione, che come nei Viaggi di Gulliver vogliono creare la pera quadrata, sospendono arbitrariamente specifici istituti contrattuali.
Come è noto sia la Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo che la Ragioneria Generale dello Stato hanno avuto modo di precisare che il gettone di presenza non è da considerare ricompreso nei regimi di onnicomprensività del trattamento economico, ma gli scienziati, non contenti, hanno inviato un quesito al Mef che, dopo circa due anni, non risulta ancora aver avuto risposta.
Quanto sin qui descritto non appare ulteriormente sostenibile soprattutto per i numerosi colleghi che devono affrontare spostamenti dalla sede di servizio a proprio esclusivo carico, non ottenendo alcun rimborso delle spese di vitto e di viaggio, oltre a non percepire lo straordinario a fronte di riunioni che si protraggono spesso fino a sera. Il gettone di presenza non è certo sufficiente a coprire tali oneri.
Inoltre, beffa tra le beffe, pur essendo già a metà anno, non è stato ancora liquidato nessun gettone di presenza relativo al 2017.
Alla luce di quanto sin qui esposto, tenuto conto del protrarsi di una situazione di grave incertezza, che produce un serio pregiudizio economico a danno degli interessati e che non può certo essere tollerata sine die, Le chiediamo, ancora una volta, di voler intervenire al fine di garantire la definitiva ed auspicata risoluzione della criticità rappresentata.

Enzo Marco Letizia

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Al Signor Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Pref. Franco GABRIELLI
Ministero dell’Interno
Roma

LETTERA CAPO