(ANSA) – FIRENZE, 02 GEN – Avrebbe avuto un potenziale esplosivo simile a quello di ordigni già usati in precedenza in azioni di matrice anarchica a Firenze, secondo i primi accertamenti, la bomba esplosa ieri nel capoluogo toscano provocando il ferimento di un artificiere della polizia. L’attenzione degli investigatori si starebbe concentrando sulla presenza di un timer, considerato una novità rispetto ai casi precedenti e che potrebbe anche segnare un salto di qualità in chi l’ha confezionata. Secondo i primi rilievi, all’interno dell’ordigno, posizionato tra le maglie della saracinesca della libreria ‘Il Bargello’ vicina a Casapound, non non ci sarebbero stati oggetti metallici, come chiodi o bulloni, solitamente usati nelle bombe confezionate col preciso obiettivo di ferire le persone. L’artificiere rimasto gravemente ferito sarebbe stato investito dalle schegge dell’involucro con il quale era confezionata la bomba, probabilmente metallico. Tra le ipotesi al vaglio quella che l’ordigno fosse programmato per esplodere alcune ore prima di quando è avvenuta la deflagrazione. Il timer, secondo quanto appreso, potrebbe essersi fermato poco dopo il ritrovamento da parte di una pattuglia della digos, intorno alle 3,30, riattivandosi e provocando l’esplosione quando l’artificiere ha iniziato a esaminare l’ordigno. Per fare chiarezza sull’esatta dinamica dell’accaduto si attendono i risultati dei rilievi della polizia scientifica e, quando potrà essere ascoltato, anche le dichiarazioni dell’artificiere rimasto ferito. Le perquisizioni a carico di esponenti di area anarchica effettuate ieri a Firenze e in altre città della Toscana, una decina in tutto, non avrebbero portato al sequestro di materiale che al momento possa essere considerato collegato in modo diretto all’esplosione. Sempre secondo quanto emerso, neppure il primo esame delle telecamere di sorveglianza avrebbe fornito elementi utili ma i filmati di tutte le videocamere della zona devono ancora essere passati al setaccio.(ANSA).