601-3immLe brutte sorprese per i poliziotti e per il Paese non finiscono mai.

Il Presidente Berlusconi, con il ministro Tremonti, firma velocemente il DPCM che taglia gli stanziamenti ai ministeri, tra cui spiccano gli ulteriori 700 milioni sottratti all’Interno, eppure Maroni all’inizio dell’estate e’ stato chiaro nel rimarcare che per evitare la paralisi della sicurezza aveva bisogno di un miliardo di euro ed a ferragosto aveva richiesto di non effettuare altri tagli al ministero.

Il governo e’ quindi pronto ad usare la scure su settori nevralgici, mentre resta insolvente negli impegni presi con gli uomini e le donne della polizia, infatti continua a rimandare l’emanazione del DPCM relativo al fondo perequativo con validità annuale e non triennale. Nel meccanismo delle indennità di funzione non pagate la decurtazione stipendiale cresce al maturare degli anni di servizio ed alle maggiori responsabilità cui si e’ chiamati. Si arriva così a sottrarre, in media, circa 3000 euro annui tra agenti, sovrintendenti ed ispettori e 4500 ai funzionari, affondando le mani nelle loro tasche, mentre per i ricchi che speculano sulla crisi si fa finta di chiedergli un contributo.

Non possiamo non preannunciare forti azioni di rivendicazione e proteste di piazza, attraverso l’unico strumento che la legge ci offre per manifestare il nostro dissenso e rivendicare i nostri diritti.

La Sicurezza ed i suoi operatori dovranno, ancora una volta, fare i conti con i tagli operati da un Governo che ha smarrito il senso delle priorità e delle criticità che il Paese vive.

Comunicato stampa ripreso da ansa, agi, adnkronos