474-scudetto_ricamato_del_reparto_mobile_della_poliziaAl Ministero dell’Interno
Ufficio per l’Amministrazione Generale
del Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Ufficio per le Relazioni Sindacali

Alla Direzione Centrale per la polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni
e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato
ROMA


In relazione alla bozza di decreto di cui all’oggetto si esprimono le seguenti osservazioni:

1) Art.11 comma 3 della bozza così recita: “ In casi eccezionali, il Dirigente del servizio può disporre il frazionamento della forza a livello di unità operativa minore, con possibilità di rapida ricostituzione della squadra”. Il D.M. 11 febbraio 1986, attualmente disciplinante l’organizzazione e le dotazioni dei Reparti Mobili, all’Art. 13 comma 2 sullo stesso argomento così dispone: “In casi eccezionali, per compiti di osservazione e di controllo, con possibilità di rapida ricostituzione dell’unità organica, il Dirigente del servizio può disporre il frazionamento della forza a livello di unità operativa minore”. Premesso che la possibilità di frazionare la squadra ha comportato applicazioni distorte in ordine alle attività di osservazione e controllo e che quindi occorrerebbe ribadire l’impiego della squadra, anche se frazionata, in compiti esclusivamente attinenti il servizio di Ordine Pubblico la mancata precisazione, nella bozza, potrebbe consentire l’impiego anche in attività non strettamente pertinenti all’ Ordine Pubblico dei componenti ora suddivisi in unità operative minori e questo può comportare almeno due importanti effetti. Il primo è quello di depotenziare notevolmente, o annullare del tutto, l’efficacia dell’operato della squadra del Reparto. Infatti essa è concepita per essere composta sì da dieci elementi ma per operare in maniera compatta. Ogni singolo componente ha compiti ben precisi nel contesto della squadra e con dotazioni di materiali finalizzate allo svolgimento di una precisa mansione. Lo smembramento della squadra comporta, di per sé, un notevole depotenziamento della sua capacità operativa nonché di quella di deterrenza, nei confronti di male intenzionati, che possono essere ripristinate solamente in caso di rapida ricostituzione della medesima. Se i singoli componenti vengono frazionati, in unità operativa minore, a vista ed esclusivamente per compiti di osservazione e di controllo relativi ai servizi di O.P. la squadra può essere ricomposta velocemente e ritrovare tutta la propria efficacia operativa mentre se i componenti vengono frazionati ed utilizzati per compiti diversi sarà più problematico, o impossibile, ripristinare la squadra e ridisporre appieno delle sue capacità di dissuasione e di intervento. Un secondo effetto può derivare a causa del contesto nel quale si opera per la presenza di elementi ostili che si prefiggono di creare turbative all’Ordine Pubblico. Il frazionamento della squadra, con il possibile impiego in compiti differenti da quelli di sola osservazione e controllo, facendo venir meno la capacità di dissuasione e di intervento della squadra compatta potrebbe indurre elementi male intenzionati a porre in essere azioni pericolose verso gli operatori del Reparto, frazionati e non più compatti, con rischi per l’incolumità fisica degli stessi in modo particolare in quei contesti ove, a prescindere dalle motivazioni della manifestazione in atto, si tenta, strumentalmente, di arrivare allo scontro con le Forze dell’Ordine.
2) Nella Bozza non appare più quanto riportato dall’Art.18 comma 2 del D.M. del 1986 e cioè: “Il Personale dei Reparti Mobili porta sull’uniforme, secondo le modalità previste dall’apposito regolamento, lo scudetto di specialità”. Sarebbe opportuno valutare la possibilità di ribadire quanto attualmente in vigore (visto che il nuovo decreto abolirebbe completamente il precedente) anche per un criterio di continuità e di uniformità con altre componenti della Polizia di Stato che indossano lo scudetto di specialità sull’uniforme. Inoltre lo scudetto, oltre a permettere l’individuazione immediata dell’appartenenza al Reparto, rappresenta anche un legame professionale ed affettivo con l’Ufficio di appartenenza e con l’Amministrazione. Proprio in virtù di questa sentita appartenenza si propone di inserire nel decreto l’uso del basco, su tutte le divise, per gli appartenenti al Reparto.

Il Segretario Nazionale
Enzo Letizia

PARERE SU BOZZA RUORDINO REPARTI MOBILI 2 FEBBRAIO 2012