361-3scontriAgli uomini e alle donne della Polizia di Stato nei servizi di piazza non piace affatto usare i manganelli nei confronti dei manifestanti. A volte ci sono episodi in cui le forze dell’ordine devono respingere azioni che solo apparentemente non sono violente, poiché esse, in realtà, sono ispirate e fomentate da veri e propri professionisti della provocazione che da una lato esasperano i sentimenti dei manifestanti pacifici e dall’altro istigano alla reazione i poliziotti. I servizi di ordine pubblico sono finalizzati a garantire sia il diritto di manifestare nei luoghi e nei percorsi concordati tra l’autorità di pubblica sicurezza ed i promotori sia l’ordinato svolgimento della vita quotidiana di tutti gli altri cittadini che non sono interessati a manifestare.
Ieri il contatto tra manifestanti e forze di polizia sono avvenuti in una fase limitata nel tempo e contigente per la provocazione di personaggi dell’area antagonista che sapeva benissimo di poter sfruttare al massimo particolari condizioni di caldo che riducono le capacità di resistenza allo stress da parte di chiunque. La polizia come sempre saprà fare chiarezza e se sono stati commessi degli errori si assumerà senza se e senza ma le sue responsabilità. Quel che più dispiace è il fatto che a rimetterci sono stati dei pacifici manifestanti ed i poliziotti che con abnegazione hanno svolto il proprio dovere ed oggi sono sotto il fuoco di polemiche strumentali.

Ripreso da ansa, adnkronos, il velino

Roma, 8 luglio 2010