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Roma, 18 novembre 2010
Con l’approvazione definitiva del DDL “svuota carceri”, il Parlamento si è assunto la responsabilità di dare un ulteriore colpo alla certezza della pena, concedendo gli arresti domiciliari a chi deve scontare pene inferiori ad un anno.
Si scarica, così, sulle forze di polizia con organici sempre più ridotti e con meno risorse e mezzi, il controllo dei criminali spediti a casa perché in carcere non c’è posto. In assenza dell’effettività e del rispetto del principio della certezza della pena, non solo si offendono le vittime dei reati, ma si vanifica la portata deterrente della risposta dello Stato al crimine, e si riduce sostanzialmente l’efficacia dell’impegno e dei sacrifici quotidiani delle forze di polizia e della magistratura, in prima linea nel contrasto al crimine.


Ripreso da Ansa, Agi, Asca, Apcom