289-20101123_maroni_fazioIl ministro dell’Interno a Vieni via con me ha suscitato critiche bipartisan da parte dei sindacati di polizia. Per le associazioni sindacali, Roberto Maroni alla trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano non ha detto nulla di nuovo rispetto alla linea seguita in questi due anni di governo. In compenso, non è piaciuta la difesa d’ufficio della Lega Nord da parte del titolare del Viminale il quale, secondo i sindacati, avrebbe dovuto difendere con la stessa veemenza, in qualità di ministro, le forze dell’ordine dai tagli del governo. Ecco i commenti dei segretari dei principali sindacati di polizia di entrambi gli orientamenti politici raccolte a caldo, subito dopo l’intervento di Maroni alla trasmissione di RaiTre.

Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia. “Ringraziamo il ministro Maroni per gli elogi alle forze dell’ordine. Tuttavia non siamo d’accordo con il suo modello federale della polizia per combattere le mafie. I nostri studi hanno evidenziato che la polizia locale, poiché subisce le pressioni degli amministratori, perde indipendenza, imparzialità e terzietà. Se la polizia non è forte e autonoma dalla pubblica amministrazione, rischia di “non controllare” eventuali comportamenti corruttivi dei pubblici amministratori che rappresentano la gran parte delle cause degli scioglimenti dei comuni per infiltrazioni mafiose. Se oggi, con una polizia forte e autonoma, non è stato concesso dal governo lo scioglimento del comune di Fondi richiesto dallo stesso ministro Maroni, figuriamoci che cosa potrà succedere nel caso in cui la polizia sarà alle dipendenze di amministrazioni colluse con le mafie. Non si arriverà neppure alle richieste di scioglimento”.

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