1-39agenzie-lulio-2015Roma, 21 ottobre – Le recenti esternazioni dell’On.le Salvini non possono che lasciarci francamente perplessi. Dopo la triste messinscena che lo ha visto  manifestare indossando illegalmente la nostra divisa, simbolo del nostro lavoro in difesa delle istituzioni democratiche, della legalità e dello Stato di diritto, con il preteso obiettivo di reclamare più poteri, più mezzi e più risorse per le Forze dell’ordine, si esprime adesso sulla stampa con toni entusiastici in favore del pensionato che ha ucciso il ladro che era entrato in casa sua.
E con ciò tradisce per la seconda volta l’uniforme che portiamo, simbolo di chi è incaricato di garantire la sicurezza nel rispetto delle leggi, dei diritti, della vita e dell’interesse di tutti. Le sue parole, inopportune per qualsiasi comune cittadino, ma ancora più gravi per un rappresentante eletto democraticamente, suscitano istinti e alimentano reazioni incompatibili con le istanze di giustizia e legalità, minando quel patto di fiducia stretto tra il popolo e lo Stato e le sue istituzioni, caldeggiando il ricorso ad una “giustizia fai da te”, alla vendetta in sostituzione dello Stato di diritto, al far west al posto di un Paese civile, la cui coesione armoniosa,  le cui leggi e i cui abitanti sono affidati – e devono con rigore e fiducia esserlo – unicamente alla missione e all’azione delle donne e degli uomini delle Forze dell’ordine e all’Amministrazione della giustizia.
Aspettiamo ovviamente che sia la magistratura a far luce su quanto è accaduto, ma sottolineiamo con forza che l’uccisione di un uomo, di qualunque uomo, resta comunque un fallimento ed una tragedia destinata a cambiare per sempre anche la vita di chi ne è stato autore: nessuna strumentalizzazione può ritenersi consentita, come non dovrebbe essere consentita l’abdicazione della politica ai suoi fondamentali compiti di mediazione tra lo Stato ed i cittadini.

Lorena LA SPINA

Giovane ucciso: Anfp, Salvini tradisce forze polizia
ROMA (ANSA) – ROMA, 21 OTT – “Per la seconda volta Salvini tradisce l’uniforme che portiamo”. Così il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Lorena La Spina commenta le parole del leader della Lega sulla vicenda del pensionato che ha sparato ad un giovane ladro albanese. “Le recenti esternazioni di Salvini non possono che lasciarci francamente perplessi – afferma La Spina – Dopo la triste messinscena che lo ha visto manifestare indossando illegalmente la nostra divisa, si esprime adesso sulla stampa con toni entusiastici in favore del pensionato che ha ucciso il ladro. E con ciò tradisce per la seconda volta l’uniforme che portiamo, simbolo di chi è incaricato di garantire la sicurezza nel rispetto delle leggi, dei diritti, della vita e dell’interesse di tutti”. Le parole di Salvini, prosegue il segretario dell’Anfp, “inopportune per qualsiasi comune cittadino, ma ancora più gravi per un rappresentante eletto democraticamente, suscitano istinti e alimentano reazioni incompatibili con le istanze di giustizia e legalità, caldeggiando il ricorso ad una “giustizia fai da te”, alla vendetta in sostituzione dello Stato di diritto, al far west al posto di un Paese civile”. “Aspettiamo ovviamente che sia la magistratura a far luce su quanto è accaduto ma sottolineiamo con forza – conclude La Spina – che l’uccisione di un uomo, di qualunque uomo, resta comunque un fallimento ed una tragedia destinata a cambiare per sempre anche la vita di chi ne è stato autore: nessuna strumentalizzazione può ritenersi consentita”.(ANSA).MILANO: FUNZIONARI POLIZIA, PERPLESSI PER LE PAROLE DI SALVINI = Roma, 21 ott. (AdnKronos) – «Le recenti esternazioni dell’on. Salvini non possono che lasciarci francamente perplessi». Lo scrive in una nota Lorena La Spina, segretario generale dell’Anfp, Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. «Dopo la triste messinscena che lo ha visto manifestare indossando illegalmente la nostra divisa, simbolo del nostro lavoro in difesa delle istituzioni democratiche, della legalità e dello Stato di diritto, con il preteso obiettivo di reclamare più poteri, più mezzi e più risorse per le forze dell’ordine, si esprime adesso sulla stampa con toni entusiastici in favore del pensionato che ha ucciso il ladro che era entrato in casa sua», aggiunge. «E con ciò- continua- tradisce per la seconda volta l’uniforme che portiamo, simbolo di chi è incaricato di garantire la sicurezza nel rispetto delle leggi, dei diritti, della vita e dell’interesse di tutti». (segue)
MILANO: FUNZIONARI POLIZIA, PERPLESSI PER LE PAROLE DI SALVINI (2) = (AdnKronos) – «Le sue parole, inopportune per qualsiasi comune cittadino, ma ancora più gravi per un rappresentante eletto democraticamente, suscitano istinti e alimentano reazioni incompatibili con le istanze di giustizia e legalità, minando quel patto di fiducia stretto tra il popolo e lo Stato e le sue istituzioni, caldeggiando il ricorso ad una ‘giustizia fai da tè, alla vendetta in sostituzione dello Stato di diritto, al far west al posto di un Paese civile, la cui coesione armoniosa, le cui leggi- prosegue La Spina- e i cui abitanti sono affidati unicamente alla missione e all’azione delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine e all’amministrazione della giustizia». «Aspettiamo ovviamente che sia la magistratura a far luce su quanto è accaduto, ma sottolineiamo con forza che l’uccisione di un uomo, di qualunque uomo, resta comunque un fallimento ed una tragedia destinata a cambiare per sempre anche la vita di chi ne è stato autore. Nessuna strumentalizzazione può ritenersi consentita- conclude la nota- come non dovrebbe essere consentita l’abdicazione della politica ai suoi fondamentali compiti di mediazione tra lo Stato ed i cittadini».Il Secolo XIX

Corriere Quotidiano