“Apprendiamo da fonti di stampa di una proposta per modificare il sistema sicurezza utilizzando il modello statunitense. Se tale ipotesi fosse veritiera non potremmo che essere negativamente sorpresi da chi, evidentemente, non conosce (e soprattutto non riconosce) la validità del modello italiano che, in questi anni tristemente segnati da episodi di terrorismo che hanno mietuto centinaia e centinaia di vittime nel mondo, è preso a modello a livello internazionale “ “È difficilmente comprensibile come possa prendersi in considerazione un sistema che ha garantito minori risultati del nostro. Un sistema, peraltro, usato in un Paese con dinamiche criminali ma anche leggi e organizzazione amministrativa profondamente diverse”
“Quanto al coordinamento tra le forze di Polizia e l’intelligence esiste il C.A.S.A. (Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo) che in questi anni ha difeso il nostro Paese proprio attraverso uno scambio di informazioni che non ha pari in campo internazionale “ “Crediamo inoltre che prima di scimmiottare modelli esteri si dovrebbero verificare tempi di intervento, modalità ed efficienza del controllo del territorio che, in Italia, è tra i migliori al mondo”
“Vogliamo credere che certe ipotesi siano da inserire nella vasta categoria di provocazioni di natura politica, ribadendo, da tecnici della sicurezza, che modificare i modelli organizzativi dedicati alla sicurezza del Paese vorrebbe dire mettere a repentaglio un sistema che, nei fatti, ha dimostrato la sua efficienza a tutela dei cittadini. “ Così il portavoce dell’associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene sulle proposte dei 5 Stelle di intervenire con un documento per modificare l’organizzazione del sistema sicurezza del Paese.
Sicurezza Anfp modello Usa per Italia Siamo sconcertati
ANSA – ROMA 23 MAR – Apprendiamo da fonti di stampa di una proposta per modificare il sistema sicurezza utilizzando il modello statunitense. Se tale ipotesi fosse veritiera non potremmo che essere negativamente sorpresi da chi evidentemente non conosce e soprattutto non riconosce la validita’ del modello italiano che in questi anni tristemente segnati da episodi di terrorismo che hanno mietuto centinaia e centinaia di vittime nel mondo e’ preso a modello a livello internazionale . Cosi’ il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Girolamo Lacquaniti. difficilmente comprensibile – osserva Lacquaniti – come possa prendersi in considerazione un sistema che ha garantito minori risultati del nostro. Un sistema peraltro usato in un Paese con dinamiche criminali ma anche leggi e organizzazione amministrativa profondamente diverse. Quanto al coordinamento tra le forze di Polizia e l’intelligence – ricorda – esiste il C.A.S.A. Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo che in questi anni ha difeso il nostro Paese proprio attraverso uno scambio di informazioni che non ha pari in campo internazionale . Crediamo inoltre che prima di scimmiottare modelli esteri – conclude il portavoce dell’Anfp – si dovrebbero verificare tempi di intervento modalita’ ed efficienza del controllo del territorio che in Italia e’ tra i migliori al mondo . ANSA .