L’arresto di Ciro Russo, l’uomo che ha tentato di uccidere, bruciandola viva, la ex moglie premia il lavoro degli investigatori e dei poliziotti di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo che da martedì scorso sono stati incessantemente impegnati nelle sue ricerche.
“Un arresto non facile sia per la capacità del ricercato di trovare nascondigli in città, sia per la sua estrema pericolosità e l’indole eccezionalmente violenta”-
“Il delitto per il quale è stato arrestato evidenzia, drammaticamente per l’ennesima volta, la necessità di una riflessione sulle misure idonee ad impedire la commissione di simili atrocità”
“L’uomo, infatti, già risultava indagato per maltrattamenti in famiglia e si trovava agli arresti domiciliari, Inoltre non si è fatto scrupolo di commettere il suo piano criminale in pieno giorno e senza alcuna concreta speranza di non essere individuato”.
“Nei confronti della spietata determinazione che determinati individui hanno nel realizzare le proprie vendette nei confronti delle donne appaiono quindi inidonee forme diverse dalla detenzione in strutture carcerarie o di cura.”
“Su questi aspetti, come associazione funzionari di Polizia ci auguriamo si possa avviare una riflessione concreta che porti ad un adeguamento della normativa che, pur migliorata rispetto al passato, ancora non consente di evitare simili nefandezze.”
Così il portavoce dell’Associazione Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’arresto dell’uomo che martedì scorso a Reggio Calabria ha tentato di uccidere, dandole fuoco, l’ex moglie.
Dà fuoco a ex moglie: Anfp, servono misure per uomini violenti
(ANSA) – ROMA, 14 MAR – “Urgono misure contro uomini violenti”. Lo dice il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti dopo l’arresto di Ciro Russo, l’uomo che ha tentato di uccidere bruciandola viva la ex moglie a Reggio Calabria. “L’arresto premia il lavoro degli investigatori e dei poliziotti di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo che da martedì scorso sono stati incessantemente impegnati nelle sue ricerche. Un arresto non facile sia per la capacità del ricercato di trovare nascondigli in città, sia per la sua estrema pericolosità e l’indole eccezionalmente violenta – dice Lacquaniti – Ma il delitto evidenzia, drammaticamente per l’ennesima volta, la necessità di una riflessione sulle misure idonee ad impedire la commissione di simili atrocità”. L’uomo, aggiunge l’Anfp, “già risultava indagato per maltrattamenti in famiglia e si trovava agli arresti domiciliari” ed inoltre “non si è fatto scrupolo di mettere in atto il suo piano criminale in pieno giorno e senza alcuna concreta speranza di non essere individuato”. Ecco perché nei confronti di questi soggetti “appaiono inidonee forme diverse dalla detenzione in strutture carcerarie o di cura”. “Ci auguriamo – conclude Lacquaniti – si possa avviare una riflessione concreta che porti ad un adeguamento della normativa che, pur migliorata rispetto al passato, ancora non consente di evitare simili nefandezze.” (ANSA).
REGGIO CALABRIA: FUNZIONARI POLIZIA, ‘SUBITO MISURE CONTRO UOMINI VIOLENTI’ =
‘arresto uomo che ha dato fuoco a ex moglie premia lavoro agenti’ Roma, 14 mar. – (AdnKronos) – “L’arresto di Ciro Russo, l’uomo che ha tentato di uccidere, bruciandola viva, la ex moglie premia il lavoro degli investigatori e dei poliziotti di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo che da martedi’ scorso sono stati incessantemente impegnati nelle sue ricerche. Un arresto non facile sia per la capacita’ del ricercato di trovare nascondigli in citta’, sia per la sua estrema pericolosita’ e l’indole eccezionalmente violenta”. Cosi’ il portavoce dell’Associazione funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’arresto dell’uomo che martedi’ scorso a Reggio Calabria a tentato di uccidere, dandole fuoco, la ex moglie.
“Il delitto per il quale e’ stato arrestato evidenzia, drammaticamente per l’ennesima volta, la necessita’ di una riflessione sulle misure idonee a impedire la commissione di simili atrocita’. L’uomo, infatti – ricorda Lacquaniti – gia’ risultava indagato per maltrattamenti in famiglia e si trovava agli arresti domiciliari. Inoltre, non si e’ fatto scrupolo di commettere il suo piano criminale in pieno giorno e senza alcuna concreta speranza di non essere individuato”.
“Nei confronti della spietata determinazione che determinati individui hanno nel realizzare le proprie vendette nei confronti delle donne appaiono quindi inidonee forme diverse dalla detenzione in strutture carcerarie o di cura. Su questi aspetti, come associazione funzionari di Polizia – conclude il portavoce – ci auguriamo si possa avviare una riflessione concreta che porti ad un adeguamento della normativa che, pur migliorata rispetto al passato, ancora non consente di evitare simili nefandezze”.